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Lacrime, abbracci e l’omaggio dei big: così Wimbledon saluta l’ultima di Andy Murray


Il campione britannico ha perso la partita di doppio con il fratello che sancisce l'addio alla sua carriera: “Ho vissuto un'epoca incredibile e sono riuscito a ritagliarmi i miei momenti. Non vorrei fermarmi, ma devo accettarlo”

Luigi Ansaloni

4 luglio 2024 (modificato alle 23:31) – MILANO

Finisce con una sconfitta in doppio, come il suo amico Roger Federer, la carriera a Wimbledon di Andrea Mastronardi. La location è diversa, il Centre Court è diverso rispetto alla Laver Cup, ma le emozioni sono identiche. Se non c'è un altro Fab Four, un altro grande rappresentante della generazione d'oro del tennis, uno che con lo svizzero Novak Djokovic e Rafael Nadal ha davvero dominato il mondo. E chissà cosa avrà pensato l'unico dei magnifici quattro presenti a Wimbledon, Djokovic, il quasi gemello di Andy (entrambi nati a maggio 1987, ad una settimana di distanza) che non a caso è stato uno dei primi a dargli il saluto sul campo centrale al momento del discorso di addio. Subito dopo la sconfitta in doppio con suo fratello, Jamie, contro Hijikata e Peers, è iniziata la celebrazione di Andy, un tributo tra le lacrime e gli abbracci e gli infiniti applausi del Centre Court, e poco importa se c'era un vento gelido : nessuno lo sentiva.

quanti tributi

In tribuna c'erano la moglie Kim, i figli, l'immancabile mamma Judy Murray, le due donne che hanno accompagnato la vita e la carriera dell'ex numero uno del mondo. Sul campo a rendere omaggio anche Martina Navratilova, John McEnroe, Iga Swiatek, Dan Evans, Jack Draper e Cameron Norrie. “Siamo stati contro di te e con te”, dicono in un video tributo Roger e Novak. Eravamo orgogliosi di giocare contro di te”, aggiunge Rafa. “Non un occhio asciutto sul Centre Court”, dice Sue Baker, tornata a Wimbledon per l'occasione, quando porge il microfono a Murray per l'ultima intervista di Andy sul Centrale che lo ha visto trionfale nel 2013 e nel 2016. “È stato ovviamente molto speciale giocare con Jamie, non abbiamo avuto la possibilità di farlo prima ma va bene così”, ha detto Murray. “È stata una corsa contro il tempo arrivare qui e non è stato facile, ma sono felice che siamo riusciti a farla un'ultima volta insieme. Mi piacerebbe tornare. Adoro guardare il tennis. Probabilmente mi sentirei un po' più a mio agio ad allenarmi piuttosto che nel Royal Box ma posso assicurare che tornerò”.

epoca irripetibile

Murray ha poi continuato: “Ho vissuto un'epoca incredibile, con avversari fortissimi – Tutti gli appassionati di tennis sono stati fortunati ad essere testimoni di ciò che abbiamo vissuto a questa vicenda. È stato incredibile guardarlo e prenderne parte alle stesse partite con loro. Ho avuto la fortuna di riuscire a vincere anche io, prendendomi i miei momenti, ed è stato il massimo”. Murray ha poi spiegato la decisione di ritirarsi, fermandosi definitivamente: “Mi piacerebbe continuare a giocare, ma non posso. Fisicamente è troppo dura adesso. Tutti gli infortuni sono sommati. Vorrei giocare sempre, amo questo sport. Mi ha dato così tanto, mi ha insegnato tantissime lezioni che potrò usare per il resto della mia vita. Non voglio fermarmi, quindi è difficile per me, ma devo accettarlo”.





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