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Il gesto dei lupi costa caro a Demiral: la Uefa lo squalifica per due gare


Dopo l'esultanza “estremista” è arrivato lo stop. Niente Turchia-Olanda, quindi, mentre è previsto a Berlino l'arrivo di Erdogan

dal nostro inviato Luca Bianchin

5 luglio – 13:08 – BERLINO (GERMANIA)

Merih Demiral ha ufficialmente rovinato la giornata più bella della sua vita sportiva. L'Uefa ha deciso di squalificarlo per due giornate per il gesto con cui ha festeggiato la doppietta negli ottavi di finale contro l'Austria: salterà il quarto di finale di domani sera, alle 21 contro l'Olanda a Berlino, e l'eventuale semifinale. La decisione è arrivata alla vigilia della partita, dopo almeno due giorni di dibattito, in cui la federazione turca ha tentato di far valere le sue ragioni e di ridurre la sanzione a un millesimo. Inutilmente.

cosa è successo

Demiral, dopo la doppietta di martedì all'Austria, ha esaminato con l'indice e il mignolo il cielo, le altre tre dita unite in avanti: è il simbolo dei lupi grigi, movimento estremista e nazionalista di destra turco a cui apparteneva Ali Agca , l'attentatore di Giovanni Paolo II. Il saluto “politico”, oltre ad essere vietato dal regolamento Uefa, è fuori legge in Austria. La decisione scatenò subito polemiche. Il ministro degli Interni tedesco, Nancy Faeser, aveva immediatamente condannato e chiesto verifiche puntuali e l'Uefa aveva puntualmente aperto un'indagine. Demiral non ha mai fatto marcia indietro. Su Instagram ha pubblicato una foto dell'esito nella galleria dedicata alla vittoria con l'Austria e una bella partita ha detto: “Sono contento di averlo fatto per rivelare l'identità turca. Ho visto che i tifosi lo facevano e ho voluto rispondere”.

arriva erdogan

Vincenzo Montella ne avrebbe fatto volentieri a meno. La Turchia può centrare la prima semifinale della storia all'Europeo e, nel momento più alto degli ultimi vent'anni di storia, si parla più di politica che di calcio. Demiral ha giocato fin dall'inizio le ultime due partite e sarebbe stato titolare anche domani, se non fosse intervenuta la squalifica. Il grande tema della vigilia, allora, diventa sempre più la presenza del presidente turco Erdogan: ha annunciato che andrà allo stadio e il mondo ha letto la notizia in chiave politica, come un sostegno a Demiral e alle sue idee. Probabile che, nella conferenza stampa di stasera con Montella e Kadioglu, si parli molto di questo. Non è facile restare con la testa sul Gakpo.





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