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Autonomia, Emiliano “Il Sud rischia di perdere medici e docenti” Agenzia di stampa Italpress – Italpress


ROMA – Palazzo Chigi firma i primi protocolli d'intesa tra Governo e Regioni per l'avvio di progetti bandiera del PNRR nella foto Michele Emiliano (ROMA – 2022-06-08, Stefano Carofei) p.s. la foto è utilizzabile nel rispetto del contesto in cui è stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

MANDURIA (ITALPRESS) – “Non siamo contrari a maggiori poteri alle Regioni. Il punto non è l'autonomia differenziata tout court, ma che tipo di autonomia differenziata. Il governo sulla base di parametri discrezionali può stabilire se una Regione può proporre un'intesa su determinate materie, c'è il rischio di una disomogeneità di contenuto delle intese che determina o potrebbe determinare una diseguaglianza molto forte tra le Regioni. Non ne farò una battaglia meridionale, è una battaglia nazionale, nella quale dovremo coinvolgere la zona meno utilizzata del Nord, che non è tutta uguale”. Lo dice il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervistato da Bruno Vespa al Forum di Masseria, a Manduria.
“Al processo di formazione della legge quadro – aggiunge – aveva dato impulso il ministro Boccia, cercando di individuare delle materie, non tutte e 23, per evitare di trattenere il residuo fiscale, consentire un meccanismo di perequazione anche infrastrutturale, e c'era un fondo da quasi 5 miliardi per la perequazione, per consentire alle Regioni di partire tutte dallo stesso punto. Invece questi meccanismi sono tutti saltati, e persino l'Emilia-Romagna che era la più spinta verso questo processo ha dovuto contrastare la legge Calderoli”.

In merito all'autonomia “la cosa che temiamo di più è che in alcune materie, ad esempio scuola e sanità, approfittando di bilanci ordinari molto più ricchi di quelli del Sud si possa stabilire una retribuzione aggiuntiva per medici, infermieri, Oss e insegnanti, e portare via al Mezzogiorno tutto il capitale umano per sanità e scuola”.

“Non ce l'hanno ancora consentito, noi siamo lì fuori dalla porta di Fitto ad aspettare che ce lo faccia firmare”, dice poi Emiliano rispondendo a Bruno Vespa che gli chiede come mai Puglia e Campania non hanno ancora firmato l'accordo con il Governo sui Fondi di Sviluppo e Coesione (Fsc).
“La differenza è che Vincenzo De Luca sta rischiando il saluto perché non conosce Fitto – aggiunge -. Io che lo conosco, così che più lo provochi e più lo fai arrabbiare, peggiore sarà la sua vendetta. Quindi cerco di sorridergli, ieri sera l'ho salutato affettuosamente a Lecce alla festa antimafia che abbiamo fatto con la Questura, cercando di non osare troppa polemica sulle mie parole, ma quando mi fai domande del genere sono costretto a dire la verità. Sono solo tre le regioni con cui non è chiusa: Puglia, Campania e Sardegna… È chiaro che prima facciamo meglio è”.

“Fitto ci sta bloccando 5 miliardi di Fondi di Sviluppo e Coesione. Sulle piattaforme del Governo non risultano i rendiconti che mandiamo regolarmente – sottolinea Emiliano -. I fondi non sono mai stati dati a pioggia, sono sempre concordati con i ministri. Fitto voleva concordare anche quelli dei ministri non suoi, tanto che Salvini si è arrabbiato”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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