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Il riformista Pezeshkian è il nuovo presidente dell'Iran




Potrebbe essere giunto un nuovo giorno in L'IranIl candidato riformista Trionfo di Masoud Pezeshkian al ballottaggio delle elezioni presidenziali iraniane, battendo l'ultra-conservatore Saeed Jalili. Uno scrutinio ufficiale ha indicato Pezeshkian come vincitore con 16,3 milioni di voti contro i 13,5 milioni di Jalili nelle elezioni di venerdì. I sostenitori di Pezeshkian, cardiochirurgo 69enne e deputato di Lungo Corso, sono scesi nelle strade di Teheran e di altre città prima dell'alba per festeggiare mentre il suo vantaggio cresceva su Jalili, ex negoziatore nucleare dal pugno di ferro.

La partecipazione al secondo turno delle elezioni presidenziali ha raggiunto il 50%. Nel primo turno l'affluenza si era invece fermata al 40, il dato più basso nella storia della Repubblica islamica. L'orario di voto per lo scrutinio è stato esteso ieri fino alle 22:00 (ora iraniana, 20:30 in Italia), mentre la chiusura dei seggi era inizialmente prevista per le 18:00.

Pezeshkian ha annunciato che “tenderà la mano dell'amicizia a tutti“nel suo primo discorso da quando è stato dichiarato vincitore del ballottaggio.”Tenderemo la mano dell'amicizia a tutti; siamo tutte le persone di questo paese; dovremmo usare tutti per il progresso del paese“, ha detto Pezeshkian alla televisione di stato. Pezeshkian, di origini azere e curde, è stato l'unico candidato riformista a partecipare alla competizione elettorale per la presidenza della Repubblica islamica dell'Iran, diventa così il nono presidente iraniano. Durante la sua campagna elettorale ha ottenuto il sostegno dell'ex ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarifcapo della diplomazia iraniana all'epoca della presidenza di Hassan Rohani.

Cardiologo di formazione, Pezeshkian ha diretto l'Università di Scienze Mediche di Tabriz, una delle principali istituzioni mediche del nord dell'Iran. Ministro della Sanità nel governo di Mohammad Khatami (2001-2005) e dal 2008 è stato eletto deputato al Parlamento iraniano nella città nord-occidentale di Tabriz. Come il suo sfidante Jalili si era precedentemente candidato alla presidenza nel 2013, salvo poi ritirarsi in favore di Hashemi Rafsanjani. Nel 2021 la candidatura di Pezeshkian è stata respinta dal Consiglio dei guardiani, organo preposto a valutare e approvare i contendenti per le elezioni presidenziali.

Durante la sua campagna elettorale, Pezeshkian si è mostrato incline a unazione diplomatica distensivaanche nei confronti dell'Occidente, nonostante abbia criticato le sanzioni imposte che costituiscono un ostacolo alla crescita economica del Paese. A differenza del suo rivale, è favorevole alla ripresa di un accordo nucleare sulla base di quello concluso nel 2015.

Inoltre, Pezeshkian ha criticato la gestione delle protestare scoppiate nel settembre 2022 in seguito alla morte in custodia della polizia morale di Mahsa Amini. Il riformista ha inoltre affermato di essere favorevole alla libertà di scelta delle donne.





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