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L’egiziano Refaat non ce l’ha fatta: morto 4 mesi dopo l’arresto cardiaco in campo


Sembrava che si fosse superato il problema con l'installazione di un pacemaker, avendo dichiarato di voler “tornare in campo”

Non ce l'ha fatta, Ahmed Refaat. Il 31enne attaccante della nazionale egiziana è morto oggi, sabato 6 luglio, quattro mesi dopo aver subito un arresto cardiaco durante una partita. A quanto pare l'annuncio è stato fatto dal suo club, il Modern Future, squadra del Cairo. Refaat è stato colpito da un infarto nel campo lo scorso 11 marzo, durante la partita tra Modern Future e Al-Ittihad Alexandria. Sembrava, almeno inizialmente, che il peggio si potesse scongiurare: l'attaccante era stato portato d'urgenza in ospedale, rianimato e ricoverato in terapia intensiva per quasi un mese. Poi, in seguito all'installazione di un pacemaker, gli fu dato il permesso di lasciare l'ospedale e Refaat tornò anche a parlare apertamente, dichiarando a un'emittente televisiva locale di voler “tornare presto in campo”.

era di chi

Formatosi calcisticamente nell'ENPPI Club, da lì Refaat aveva avviato la sua carriera da calciatore, culminata con 7 presenze nella nazionale dell'Egitto, con cui – con la selezione Under 20 – nel 2013 aveva trionfato in Coppa d'Africa. Il debutto con la nazionale maggiore è arrivato sempre nel 2013 durante una partita amichevole contro l'Uganda, mentre l'ultima uscita internazionale risale al giugno del 2022, nella sconfitta dell'Egitto per 4-1 contro la Corea del Sud.



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