Uk, Starmer conferma: «Il piano Ruanda è morto e sepolto»
Il controverso “pianoforte Ruanda”, concepito dal governo Tory a scopo dichiaratamente dissuasivo contro l'immigrazione illegale, «è morto e sepolto». Lo ha confermato il nuovo premier laburista Il mio amico Keir Starmer nella prima conferenza stampa seguita al consiglio dei ministri odierni d'esordio, ribadendo tuttavia l'impegno a contrastare con strumenti diversi gli sbarchi 'clandestini'.
Quanto alla politica estera, Starmer ha sottolineato di aver avviato fin da ieri contatti con vari leader stranieri, a cominciare da «Joe Biden e Volodymyr Zelensky» (e tra i primissimi anche Giorgia Meloni), insistendo sul suo approccio moderato e di sostanziale continuità sui principali dossier internazionali: in primis il sostegno, anche militare, a Kiev, che «seguirà» come prima. Ha quindi ricordato che la prossima settimana sarà a Washington per il vertice della Nato e ha indicato «la sicurezza e la difesa» come «primo dovere» del governo a livello di relazioni internazionali.
