Economia Finanza

Boeing 737, 2600 veicoli a rischio: ispezioni sulle maschere d'ossigeno




Immagine da Wikipedia

Scattano nuovi controlli nei confronti del velivolo della Il boeingfinita stavolta nel mirino delle autorità competenti per lo stato delle maschere per l'ossigeno che si trovano a bordo dei vettori. Nel frattempo, l'industria aeronautica statunitense è stata dichiarata colpevole di due incidenti che hanno causato la morte di 346 persone.

Nuovi guai per la Boeing

Stando alle notizie che arrivano dagli Usa, le autorità locali avrebbero disposto una serie di ispezioni nei confronti di numerosi velivoli della Boeing. Si parla, nello specifico, di ben 2.600 vettori, tutti modello Boeing 737. Il timore è che le Maschere a bordo dei mezzi non siano correttamente funzionanti, situazione che potrebbe provocare conseguenze catastrofiche in caso di emergenza. Da qui le verifiche che, secondo le previsioni della Federal Aviation Administration, potrebbero portare a delle azioni correttive da svolgere entro 120-150 giorni, nel caso in cui venissero individuati dei problemi.

L'ammissione di colpa

Nel frattempo, la società ha deciso di assumersi la responsabilità di due incidenti (in Indonesia nel 2018 e in Etiopia nel 2019) che hanno visto coinvolti due Il Boeing 737 Max e che portarono alla morte di 346 persone. L'azienda dovrà pagare una sanzione pari a 244 milioni di dollari. A quanto pare la Boeing ha scelto il patteggiamento per evitare il processo penale. Un processo penale, infatti, potrebbe avere conseguenze ben più devastanti sul pagamento della multa, come ad esempio ritardare eventuali contratti. Di recente sono in corso gli accordi e il pateggiamento è atteso per il 19 luglio.

Abbiamo raggiunto un accordo di principio sui termini di una risoluzione con il Dipartimento di Giustizia”ha dichiarato l'azienda produttrice, come riportato da Il Messaggero. Boeing sarebbe quindi pronto a dichiararsi colpevole per frode sulle certificazioni di conformità per i modelli in esame. Si è inoltre impegnata a investire 455 milioni di dollari nei prossimi tre anni per migliorare i programmi di sicurezza e ad assumere un supervisore indipendente.

Il prossimo 19 luglio il Patteggiamento sarà depositato presso il tribunale del Texas, anche se alcuni parenti delle vittime fossero intenzionati a chiedere, tramite i loro avvocati, di respingerli.

La decisione, infatti, avrebbe deluso le famiglie, che avevano chiesto una sanzione fino a 25 miliardi di dollari. Tra le vittime, lo ricordiamo, ci furono anche degli italiani, tra cui Sebastiano Tusa, archeologo e assessore della Regione Sicilia.



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