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Esofagite, alcol e la bufala sul burro: sfatiamo un mito


No, non basta mandare giù il burro per prevenire i postumi della sbornia e i danni dell'alcol

Giacomo Martiradonna

8 luglio – 14:55 – MILANO

Quello del burro contro i postumi di una sbornia è probabilmente uno dei miti più diffusi tra i giovani. Secondo questa credenza, ingerire il burro prima di bere alcolici formerebbe una sorta di barriera protettiva nello stomaco, riducendo così i danni causati dall'alcol e i tempi di recupero il giorno successivo. Tuttavia, gli esperti concordano: si tratta di una teoria priva di fondamento scientifico e, anzi, del tutto controproducente.

Perché il burro non funziona?

Mangiare burro prima di consumare alcolici non solo non protegge lo stomaco, ma può effettivamente peggiorare la situazione. I l asino è un alimento ricco di grassi, e quindi stimola una maggiore secrezione gastricail che significa che il corpo produce più acido cloridrico per digerirlo. Questo aumento di acidità può irritare ulteriormente la mucosa, rendendo lo stomaco più vulnerabile ai danni dell'alcol. Inoltre, i grassi rallentare la digestioneil che prolunga il tempo di permanenza dell'alcol nello stomaco. Tradotto: ancora più irritazione e altri dannifino al possibile sanguinamento.

Esofagite e alcol: un connubio da evitare

Per chi soffre di esofagite, gastrite o duodenite, l'alcol è un nemico dichiarato. Non esiste alcun alimento, burro compreso, che possa proteggere le mucose infiammabili dagli effetti dannosi dell'alcol. In questi casi, la soluzione migliore è eliminare completamente gli alcolici dalla propria dieta, e in particolare dai super alcolici.

Per chi soffre di queste condizioni, la strategia migliore consiste nel seguire una dieta sana e bilanciataricco di cibi leggeri e poveri di grassi. Un'alimentazione equilibrata favorisce la naturale guarigione della mucosa esofagea e aiuta a ridurre i sintomi collegati all'infiammazione. Insomma, il asinoin dosi modeste e saltuariamente, solo quando si sta bene.





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