Fa disperdere le ceneri del marito senza dire niente alla figlia: donna condannata a un risarcimento di 50mila euro – RTL 102.5
Cosa è successo?
Questo particolare evento ha luogo a Milano, colomba per vent'anni una donna ha fatto credere alla propria figlia che le ceneri di suo marito fossero nell'urnaLei invece le avevo fatte disperdere. L'urna era vuota, la donna aveva disperso i resti del defunto senza dire niente a nessuno. Nel 2014, dopo alcuni scrupoli tra madre e figlia, la prima ha iniziato a impedire alla seconda di salire a casa per onorare l'urna funeraria del padre. In seguito la scoperta: la madre, senza che il defunto avesse lasciato un consenso in merito, aveva disperso le ceneri, facendo credere alla figlia che fossero ancora nell'urna.
La denuncia e la sentenza
La figlia ha quindi deciso di denunciare la madre e la sentenza, della parte X sezione del Tribunale civile di Milano, ha riconosciuto la lesione del “diritto secondario di sepolcro”: “facoltà di accedere alla tomba per compiervi gli atti di culto e di pietà verso le salme dei propri congiunti, nonché il diritto di impedire atti che turbino queste pratiche” e uno risarcimento di 50mila euro per danni non patrimoniali.
Nella sentenzail giudice Damiano Spera ha anche sottolineato che il diritto dei familiari di avere un luogo dove onorare il defunto è protetto dall'articolo 19 della Costituzione (che riguarda la libertà religiosa) e dall'articolo 2, “in quanto «inalienabile ed intangibile esplicazione di un diritto della personalità”.
Sono stati messi in evidenza il mancato rispetto della volontà del defunto e il diritto della figlia di essere informata dell'intenzione della madre di spargere la cenere. La figlia ha quindi subito una “privazione del culto del defunto” scoprendo solo dopo vent'anni che l'urna, contenente le ceneri del padre, era vuota.