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Le Feé, la moglie Mathilde e l’infanzia difficile: chi è il nuovo arrivo della Roma


È sbarcato insieme alla compagnia 21enne e verrà raggiunto da mamma Katia. Il padre scomparso ei sacrifici della famiglia per aiutarlo nella sua carriera da giocatore

Francesco Balzani

8 luglio – 18:27 – MILANO

Enzo La Fée si è già calato nella realtà romana. Quel “Daje Roma Daje” urlato all'uscita dal Gate di Fiumicino testimonia la voglia che aveva il centrocampista di sbarcare nella capitale. Ad attenderlo insieme a giornalisti e tifosi, c'era il direttore sportivo Florent Ghisolfi che da Nizza stava aspettando anche l'arrivo della mamma e delle due figlie Ella e Rose Mary vestite con le maglie del Rennes. A raggiungere Le Fée, invece, in queste ore sarà mamma Katia mentre con lui sull'aereo privato salirà sua moglie Mathilde che ha preferito evitare di fotografare e stampare. Ventun'anni, bellissima e molto riservata anche sui social come Enzo d'Altronde che pubblica solo immagini “di campo”. Io e lui ci siamo conosciuti tre anni fa e ci siamo sposati a novembre. Da quel momento Mathilde lo ha seguito spesso allo stadio, oltre ai suoi viaggi in giro per il mondo: Maldive, New York, Marocco. Appena hanno chiamato la Roma non vedevano l'ora di visitare l'Italia. Finora vi siete fermati al Lago di Como, ora avrete tempo per ammirare anche la capitale.

mamma katia

Una famiglia unita quella delle Fée, anche dal dolore. Mamma Katia infatti ha dovuto crescere praticamente da sola da Enzo donandogli anche il cognome. Jeremy Lampriere, il papà del giocatore che all'epoca era poco più di un bambino, finì spesso in carcere per reati violenti. “Ho fatto gli allenamenti per andare a trovare mio padre in carcere – ha dichiarato Le Fèe in un'intervista – . L'ho fatto anche quando abbiamo vinto la Ligue 2. Mi ricordo il giorno in cui mia madre mi ha riferito tutto, ero molto piccolo. Non mi ha segnato troppo, nel senso che comunque mia madre mi ha detto che la mia vita doveva continuare e che questo non doveva crearmi problemi. Mio padre è stato spesso descritto come una persona violenta, ma non ha mai messo le mani addosso a me o a un altro dei suoi figli”. Ne parla il passato Enzo perché suo padre ha preso la drastica decisione di togliersi la vita nel 2021, due anni dopo la sua scarcerazione. Enzo se lo aspettava, ma decise di non parlare con gli inquirenti, buttandosi a capofitto su ciò che ama di più: il calcio. Una passione nata fin dal bambino e appoggiata in pieno dal nonno materno che lo ha accompagnato praticamente ovunque e che lo segue tutt'ora. Da piccolo Enzo sognava di diventare Iniesta e ha iniziato la sua carriera nei giovani del club locale dei Vigilantes de Keryado, a Lorient, la sua città natale. Dove vive ancora mamma Katia. “Ha sempre fatto del suo meglio per rendermi felice, voglio renderla orgogliosa” racconta Le Fée a 'SoFoot'. Oggi il suo piccolo, cresciuto tra mille difficoltà, vale 23 milioni. E incuriosisce i tifosi della Roma pronti a farlo sentire a casa. Dopo le visite mediche superate ho raggiunto l'hotel in zona Eur insieme a Mathilde e domani mattina saranno agli ordini di De Rossi.





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