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Trekking in Basilicata: due itinerari da non perdere


Territori poco noti e di grande bellezza conquistano gli escursionisti alla ricerca di nuovi orizzonti. Una guida svela e descrive gli itinerari più belli

Monica Conforti

8 luglio – 11:34 – MILANO

La Basilicata si candida, con i fatti, a diventare la nuova frontiera dell'escursionismo. Lontana dai grandi itinerari, ma ricchi di punti interessanti e di territori più noiosi, la regione accoglie i camminatori con un'ampia gamma di itinerari di ogni difficoltàdalle aree montuose fino al litorale. Il tutto impreziosito ulteriormente da borghi storici, aree protette ed eccellenze enogastronomiche da assaporare alla fine di ogni camminata.

Per aiutare nella scelta dell'escursione più adatta alle proprie esigenze c'è la guida Camminare in Basilicatache illustra sette itinerari e 23 cammini. Ecco due cose da non perdere per iniziare a scoprire una regione con ancora molti segreti.

Da Rionero in Vulture a Melfi

Un'escursione abbastanza impegnativa parte da Rionero in Vulturepaese posto fra due colline ai piedi del Monte Vulture, culla del prelibato Aglianico che qualcuno, forse esagerando, definisce il Barolo del Sud. Lasciando alle spalle il centro abitato, da Palazzo Fortunato ci si dirige sulla strada dei laghi di Monticchioche lentamente sale verso il Vulture. Dopo circa 8 km sulla destra si trova il sentiero per l'Abbazia di San Michele. Lo si imbocca e dopo circa 30 minuti tra faggi, aceri e abeti ci si trova al cospetto dei Laghi di Monticchio formatisi in due crateri vulcanici situati sul versante ovest del Monte Vulture. Lo sguardo è attratto anche dall'abbazia benedettina di San Michele Arcangelo, affacciata sul Lago Piccolo. Si prosegue in salita sul sentiero 101 fino a trovare un sentiero della rete “Piste dei Briganti di Crocco”che in direzione di Fontana dei Faggi porta in località Femmina Morta. Passo dopo passo, improvvisamente, il sentiero sbuca su una strada asfaltata, che porta a Melfi. L'escursione è lunga 22 km con un dislivello di 640 metri e si completa in 7.30 ore.

Da Castelluccio Inferiore a Madonna del Pollino

Si parte dal borgo medievale di Castelluccio Inferiorenella valle del Mercurion, ampio bacino fluviale tra Basilicata e Calabria un tempo occupato dal lago Pliocenico. Questo sito è noto anche come Valle dei monasteriper il gran numero di insediamenti del monachesimo di matrice orientale che a partire dall'VIII secolo si svilupparono nell'area. Si lascia il centro storico di Castelluccio Inferiore in direzione di Viggianello. Superata contrada Ceracallasi volta a sinistra fino all'incrocio con una ciclovia che si segue per circa un chilometro.

Attraversata la SP4, si prende a sinistra una strada secondaria che porta appena prima dell'imponente centrale a biomassa del Mercurio (non uno spettacolo bello però…), e si prosegue tra i campi e con gli occhi rivolti verso le maestose vette del Pollino. Si prosegue per un paio di km sulla strada provinciale Pedali-Viggianello, poi sulla destra si imbocca uno sterrato che in 2 ore porta nel centro storico di Viggianello: Da chi si punta verso Madonna del Pollino dove ha terminato la tappa. La distanza è di circa 27 km con 1310 metri di dislivello. Tempo necessario 9 ore circa.





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