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Terremoto ai Campi Flegrei/ Iniziate le ricognizioni con i droni: da Bagnoli a Fuorigrotta


Come da programma sono scattate nella giornata di ieri le perlustrazioni della zona del Campi Flegreinell'ultimo anno interessata da continue scosse di terremoto, tramite i drone. Si è cominciato, come ricorda RaiNews, ieri mattina dal lungomare di Bagnoliuna delle zone maggiormente interessate dai movimenti tellurici continui, con alcuni dispositivi aerei radiocomandati che hanno preso il volo per controllare gli edifici.

Obiettivo, esaminare attentamente tramite la registrazione di foto e video facciate degli edificiin particolare balconi, ballatoi, tetti e cornicionile parti che sono più esposte delle abitazioni e quindi più a rischio crollo in caso di scosse di terremoto, come appunto quelle che si stanno registrando ai Campi Flegrei. Di fatto se queste parti degli edifici, dette “cortine” degli immobili, si dovessero staccare, potrebbero creare non pochi problemi soprattutto durante un ipotetico scenario di evacuazione di massa, causa disastroso terremoto che ovviamente ci auguriamo non si possa verificare mai.

TERREMOTO AI CAMPI FLEGREI: LE PAROLE DEI DUE ESPERTI SULLE RICOGNIZIONI

Le telecamere della Rai si sono riprese in loco per osservarle da vicino questa prima giornata di controllo, ed hanno intervistato Domenico Accardo, direttore del Centro servizi metereologici e tecnologici avanzati dell'Università Federico II di Napoli: “Noi abbiamo utilizzato il drone per diversi motivi – ha spiegato ai microfoni della tv pubblica – innanzitutto perché è veloce, e poi perché è dotato di due camere, una nel visibile e una nell'infrarosso e quest'ultima permette di rilevare meglio i difetti che non vediamo ad occhio nudo. Continuiamo a mappare entro fine ottobre l'area principale della caldera”.

Così invece la dottoressa Veronica Vitiello, collega dell'università di Napoli, ricercatrice del Dicea del dipartimento di ingegneria civile e ambientale. “Quello che stiamo monitorando in questo momento – racconta – sono proprio i rischi di distacco di alcune parti del viso che sono più vulnerabili e quelle che possono cadere sulle folle soprattutto durante un’emergenza. Questi dati saranno forniti ai tre comuni interessati dall'attività poi si capirà come le amministrazioni vorranno procedere in tal senso”.

TERREMOTO AI CAMPI FLEGREI: UNA MAPPATURA COMPLETA ENTRO OTTOBRE 2024

Dopo le verifiche agli edifici di Bagnoli si passerà ad esaminare le facciate degli edifici di FuorigrottaQuindi spazio a Pozzuoli e Bacoli per un'area che sarà grande in tutto 14 chilometri. Obiettivo, come detto dallo stesso Accardo, riuscire ad avere una mappatura completa di tutti gli edifici nel giro di tre mesi circa, entro il prossimo ottobre 2024.

La speranza, ovviamente, è che le scosse del terremoto nei Campi Flegrei siano clementi e concedano tutto questo tempo senza far crollare nulla. Ricordiamo che attualmente sono diverse centinaia di famiglie che vivono nella zona dei Campi Flegrei e che sono state costrette a lasciare la propria abitazione dopo la violenta scossa di 4,4 gradi sulla scala Richter che i sismografi avevano registrato alla fine del mese di maggio.

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