Fashion

Non solo Sinner: da Musetti e Paolini ai doppi, l’Italia sogna in grande a Parigi


Dopo le tre finali al Roland Garros, due semifinali a Wimbledon. Jannik è la punta di diamante e ha aperto la stagione vincendo gli Australian Open, ma è un movimento sempre più competitivo

Francesco Sessa

10 luglio – 21:09 – MILANO

Tre finali italiane al Roland Garros, ora due semifinali a Wimbledon. Non svegliatevi. PaoliniVavassori e Bolelli, Jasmine ed Errani sotto la Tour Eiffel; Paolini e Musetti una strada della chiesa. Oramai, arrivare in fondo allo Slam con più di un atleta sembra la normalità per il tennis azzurro. Manca forse qualcuno? Ah sì: abbiamo anche il campione agli Australian Open e numero 1 del mondoobiettivo massimo per un ragazzo o una ragazza che inizia a credere di vivere questo sport. Da qualunque parte ci si giri, c'è almeno un tennista azzurro che abbatte gli avversari e ambisce a vincere un titolo prestigioso. Incredibile.

paolini e musetti a wimbledon

Peccatore Jannik non è solo. È come se, vincendo gli Australian Open a gennaio, avessi aperto la strada: seguitemi, se lo fate. E quando lui è caduto – al Roland Garros contro Carlos Alcaraz e a Wimbledon con Daniil Medvedev – gli altri azzurri ne hanno raccolto lo testimone. Tranquillo, ci pensiamo noi. Paolini è stata la costante: due finali a Parigi, ora la semifinale a Wimbledon contro Donna Vekic con la grande possibilità di arrivare in fondo. Bolelli e Vavassori hanno accarezzato il titolo in doppio maschile al Roland Garros, adesso tocca a Musetti sognare il colpaccio contro Novak Djokovic. A proposito di Sinner: Jannik ha battuto Nole in semifinale in Australia e si chiede se Lorenzo non possa essere d'ispirazione per la sua semifinale contro il serbo, sull'erba di Wimbledon.

dalla davis alle olimpiadi

Risultati pazzeschi che partono da lontano. Senza spingersi troppo in là, basta ripensare allo scorso autunno: vittoria della squadra maschile in Coppa Davis e finale delle ragazze in Billie Jean King Cup. Da lì, ognuno è tornato a pensare per sé (a eccezione dei doppisti…) ma è come se la squadra non si fosse mai sciolta. I nostri ragazzi si dedicano alle vittorie, si complimentano con la vicenda (Jannik ha fatto gli auguri a Musetti e Paolini dopo il ko con Medvedev), chiacchierano amabilmente quando si incontrano tra un match e l'altro. Siamo il numero 1, il giocatore più forte del mondo, ma non solo. Lorenzo si è aggiunto alla lista: in Coppa Davis c'è stato ma ha inciso poco, ora alza la voce proprio poco prima delle Olimpiadi, dove farà coppia con Jannik in un doppio che, ora più che mai, fa venire l'acquolina in bocca. Sì, c'è vita azzurra oltre a Sinner. E questo non è tanto.





Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *