Ricette

Surgelati: i consumi raggiungono per la prima volta i 17,2 chili a testa (+2,4%)


Oltre 1 milione di tonnellate di prodotti surgelati consumati nel 2023 per un consumo pro capite annuo che per la prima volta tocca i 17,2 chili a persona (+2,4% in un anno). Il Rapporto annuale di Iias – Istituto Italiano Alimenti Surgelati conferma il buon andamento del comparto che supera il primo tempo che a fronte di un calo delle vendite annuali al dettaglio (-1,1%) registra la crescita del canale fuori casa (+5,3%). Porta a porta l'e-commerce perde l'8% del 5% ma pesa meno sul totale del mercato. Il valore di mercato di 5,8 miliardi di euro, in crescita del 6,5%.

Un trend favorevole che proseguirà nei primi cinque mesi del 2024 – dicono da Iias – con un'ottima tenuta degli acquisti. A confermare la propria leadership per volumi consumati sono i vegetali surgelaticon oltre 215mila tonnellate (-1,9% rispetto al 2022), tra cui si segnalano quelli preparati in aumento del +3,7% a ribadire il successo del “comfort food”. Una facilità di preparazione che ha spinto anche le patate, al secondo posto, 110.500 le tonnellate acquistate in crescita del +8 e prodotti ittici con 92.500 tonnellate, preparati panati compresi.

Segui i piatti pronti con oltre 66.600 tonnellate in calo del -1,1%. (cresciuti però di oltre un terzo dal 2019). Discorso a parte per le pizze surgelate che hanno raggiunto le 63.500 tonnellate, in calo del -6,2% rispetto al 2022. Va comunque segnalato come questo segmento prosegua nell'innovazione introducendo, ad esempio, nuovi formati e ingredienti, per restare al passo con le diverse esigenze dei consumatori. Da non dimenticare, infine, le specialità salate (pancake e altri prodotti), che hanno mantenuto quota 33.300 tonnellate e le carni con 15.700 tonnellate nel 2023 (-3%).

«Il 2023 è stato un anno di sfide titaniche: dall'approvazione delle materie prime, ostacolato nei primi mesi dell'anno da eventi climatici estremi come la siccità, alle gravi difficoltà incontrate nella logistica e nei trasporti a livello globale, fino all'implacabile aumento dell'inflazione, particolarmente penalizzante nel comparto alimentare – spiega il presidente Iias, Giorgio Donegani –. Nonostante queste criticità, il 2023 si è chiuso positivamente, grazie soprattutto alla forte spinta data dal Fuoricasa, che ha riequilibrato il gap creatosi con il Retail, dopo l'uscita definitiva dal biennio dei lockdown (2020-2021) che aveva portato a un boom eccezionale dei consumi domestici (+14% nel 2021 rispetto al 2019).



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