Istruzione

Campobasso, la neoeletta sindaca del centrosinistra non ha la maggioranza: ma arriva il sostegno del più votato di Fdi – Il Fatto Quotidiano


I l centrosinistra aveva eletto, al ballottaggio, il sindaco Marialuisa Fortema dalle urne era uscito un Consiglio comunale con una maggioranza di centrodestra (16 contro 17). A risolvere i problemi della coalizione progressista ci pensa però un consigliere comunale eletto nella lista di Fratelli d'Italiail candidato del centrodestra più votato alle elezioni del mese scorso.

Protagonista del colpo di scena è Giovanni Varra: eletto nella lista del partito di Giorgia Meloniha costituito un gruppo autonomo, chiamato “Campobasso Viva” (insieme ad un altro neo eletto, Antonio Madonna dei Popolari per l'Italia) e ha annunciato il sostegno alla coalizione di centrosinistra. Risultato: niente più rischio di “anatra zoppa”. La coalizione del sindaco adesso può contare sulla maggioranza del Consiglio comunale. Per Varra si tratta di una sorta di ritorno alle origini: in passato è stato infatti consigliere provinciale nei D.s.prima di approdare a Italia dei Valorinel Pdl fino a Fdi. Sempre durante la riunione di questa mattina Varra è stato presidente del Consiglio comunale con 18 voti, sostenuti da tutto il centrosinistra mentre il centrodestra non ha partecipato ai lavori.

“Abbiamo assistito al tradizione politica da parte di chi ha utilizzato il nostro simbolo solo per fini ed interessi personali”, è stata la reazione di Fratelli d'Italia. “Giovanni Varra non rappresenta in alcun modo Fdi ed è da considerarsi fuori dal partito e dal nostro gruppo comunale”, ha nominato il coordinatore regionale del partito Meloni, Filoteo Di Sandro: “Lui – ha aggiunto – pur non essendo tesserato con noi è stato eletto nella nostra lista”. Critiche anche da consiglierei comunali di centrodestra che con una nota congiunta hanno ricordato che sia Varra che Madonna, dopo il primo turno dei Comunaliavevano firmato un documento di fedeltà al candidato sindaco della loro coalizione Aldo De Benedetti. “Ora si rimangiano parola e firmaintraprendendo un percorso diverso che noi tutti contrasteremo in modo serio e intransigente, perché Campobasso non può essere ostaggio dell'accattonaggio politico“, hanno concluso gli ormai ex alleati.

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