Economia Finanza

Carbon tax sulle mucche, Danimarca pioniera in Europa


La Danimarca sta per introdurre la prima carbon tax al mondo, applicata direttamente all'agricoltura e agli allevamenti bovini responsabili di una significativa fetta delle emissioni di carbonio del Paese.

Entro la fine dell'anno, infatti, il Parlamento di Copenaghen dovrebbe approvare la nuova misura che imporrà agli allevatori una tassa di 672 corone danesi, circa 100 euro per ciascuna delle loro mucche. La nuova imposizione dovrebbe entrare in vigore nel 2030 e aumentare la quota di 220 euro a capo dopo un quinquennio.

L'iniziativa sembra un nuovo colpo di coda dopo che le forti proteste del mondo agricolo europeo si sono abbattute nei mesi scorsi e si sono mosse proprio a causa dei severi vincoli ambientali imposti dalla Politica agricola dell'Unione Europea.

Sull'onda delle proteste vennero contestate alcune misure come il dimensionamento degli agrofarmaci in agricoltura o la direttiva secondo cui in tema di emissioni erano state sospese o corrette stalle e allevamenti negli impianti industriali. Ora questa nuova iniziativa in un Paese, la Danimarca, che è tra i principali produttori ed esportatori Ue di latte e di carni sia bovine che suine e nel quale l'attività di allevamento è le principali fonti di inquinamento.

La tassa sulle mucche allo studio in Danimarca ha l'obiettivo di spingere il settore dell'allevamento a individuare sistemi per ridurre le emissioni anche mediante cambiamenti nell'alimentazione degli animali. In questo campo ci sono sempre più esperimenti che forniscono risultati positivi.



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