Istruzione

Divieto di cellulari in classe, Valditara firma la circolare, Gassmann approva: “Incredibilmente d'accordo con lui” – Orizzonte Scuola Notizie


Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha recentemente firmato una circolare che sta facendo molto discutere nel mondo dell'istruzione e non solo.

Il provvedimento “il divieto di utilizzo in classe del telefono cellulare, anche a fini educativi e didattici, per gli alunni dalla scuola dell'infanzia fino alla secondaria di primo grado”. L'unica eccezione prevista riguarda i casi in cui l'uso del cellulare è esplicitamente previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato.

La decisione ha immediatamente scatenato un acceso dibattito, con interventi da parte di numerosi addetti ai lavori nel settore educativo. Tuttavia, ciò che ha sorpreso molti è stata la reazione di alcune personalità del mondo dello spettacolo, in particolare quella dell'attore Alessandro Gassman.

Gassmann, noto per le sue opinioni spesso critiche su varie questioni nazionali, ha espresso un inaspettato sostegno alla proposta di Valditara. In un post sul suo profilo X (ex Twitter), l'attore ha dichiarato: “Vietare i cellulari in classe fino alla terza media è secondo me una regola tardiva e fondamentale. Sono incredibilmente d'accordo per la prima volta con una proposta di Valditara”.

La presa di posizione di Gassmann è particolarmente significativa per diversi motivi. In primo luogo, evidenzia come la questione dell'uso dei cellulari nelle scuole sia un tema che trascende i confini del mondo dell'istruzione, toccando corde sensibili nella società in generale. In secondo luogo, il fatto che Gassmann, solitamente critico verso le politiche governative, si trovi d'accordo con questa proposta, suggerisce che il provvedimento possa avere un ampio sostegno trasversale.

Il commento di Gassmann sottolinea due aspetti importanti della misura: la considera “tardiva”, suggerendo che un intervento del genere avrebbe dovuto essere attuato prima, e “fondamentale”, riconoscendone l'importanza cruciale per l'ambiente educativo.



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