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II trimestre in chiaroscuro, Pil al rialzo con auto, industria e turismo Agenzia di stampa Italpress – Italpress


ROMA (ITALPRESS) – Si conferma un secondo trimestre niente affatto brillante, ma con una stima previsionale al rialzo della variazione congiunturale del prodotto che va da -0,1% a +0,1%. Tre gli elementi alla base di questa revisione al rialzo: i consumi, trainati dalle immatricolazioni di auto a privati ​​nel mese di giugno, il buon andamento congiunturale della produzione industriale a maggio (+0,5%) e, sempre per il mese di maggio , una valutazione favorevole delle presenze turistiche sul territorio italiano. Lo riferisce Confcommercio.
Tutto ciò considerato, resta ferma la previsione del consuntivo 2024 per il PIL a +0,9%, frutto di due semestri sostanzialmente uguali per variazione tendenziale. Infatti, il +0,1% congiunturale implica una crescita tendenziale dell'1% nel secondo quarto dell'anno che, un sistema con il tendenziale a +0,7% del primo trimestre, fornisce una crescita poco inferiore all'1%. Un risultato analogo si prospetta per la seconda metà dell'anno che, tuttavia, si aprirebbe con un luglio marginalmente negativo (-0,1% congiunturale e +0,7% tendenziale).
Il clima di fiducia degli imprenditori si mantiene anche a giugno, con la sola eccezione degli operatori delle costruzioni, in territorio negativo con limitati attesi miglioramenti nei prossimi mesi. L'atteggiamento più favorevole mostrato dalle famiglie, il cui sentimento si è diffuso per il secondo mese consecutivo, tendono a tradursi in concreti aumenti sul versante della domanda.
I consumi, nel complesso, restano fragili, a parte l'effetto incentivante sul comparto auto. Nella metrica dell'ICC a giugno la crescita su base annua è stata dello 0,9%, ma se si guarda al complesso del secondo trimestre si rileva una stagnazione che coinvolge sia i servizi sia i beni. La crescita del volume di risparmio nel primo trimestre dell'anno suggerisce che c'è una diffusa necessità delle famiglie di ricostituire lo stock di risparmio accumulato che ha sostenuto i consumi lo scorso anno e che oggi è stato ripristinato per scopi precauzionali. È presumibile che solo negli ultimi mesi del 2024 si potrebbe osservare un leggero miglioramento della domanda, con conseguente dinamica più favorevole sul versante del reddito reale disponibile. In quest'ottica, la permanenza dell'inflazione anche a luglio sui valori storicamente contenuti, rappresenta un segnale positivo: la nostra indicazione è di una variazione congiunturale dello 0,2% e di una crescita dell'1,0% nel confronto annuo, in leggero aumento a giugno. Va anche tenuto presente che nei periodi più recenti le dinamiche dei prezzi degli alimentari, a cui le famiglie sono particolarmente attente, si stanno rapidamente avvicinando al dato generale.
Per il futuro prossimo, quindi, la partita vincente che si condurrà sarà quella di evitare una manovra “lacrime e sangue” in autunno, dipendente dalla stabilizzazione dell’inflazione attorno o sotto l’1% in combinazione con il mantenimento degli attuali livelli occupazionali da record statistico. Dovessero arrivare dal PNRR investimenti oltre le aspettative, riprenderebbe la quota di possibilità di superare l'1% di crescita già quest'anno. Data la variabilità del quadro congiunturale è sconsigliato fare scommesse.
-foto ufficio stampa Confcommercio-
(ITALPRESS).

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