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Musetti ammirato: “Mai visto un Nole così. Ma ora so che posso vincere contro chiunque”


“Djokovic mi ha impressionato. Da sfide come questa posso imparare tanto, compreso come migliorare me stesso”




Dal nostro corrispondente Davide Chinellato

12 luglio 2024 (modificato il 13 luglio 2024 | 00:22) – LONDRA

Lorenzo Musetti sente di avere poco da rimproverarsi. Sì, ha perso in tre set la semifinale di Wimbledon, quel torneo da sogno nel cassetto che gli ha regalato il miglior risultato in carriera in uno slam. Ma lo ha fatto contro “il miglior Nole che abbia mai visto, come ho detto anche al suo team negli spogliatoi”, ha raccontato dopo la sconfitta in tre set che ha regalato a Novak Djokovic la sua 10ª finale a Wimbledon in carriera, domenica contro Carlos Alcaraz.

djokovic

“Questa era la settimana volta, ma un Nole così non l'ho mai visto – esordisce Musetti -. Ha giocato una partita incredibile: erano ovviamente delusi dal non aver vinto, ma lui ha giocato in modo fantastico. Mi ha davvero impressionato. Era la prima volta che lo affrontavo sull'erba e pensavo che il suo tennis fosse molto adatto a questa superficie. Soprattutto per il modo in cui risponde: incredibile. Ho avuto qualche possibilità di fargli fare la pausa, ma è stato davvero un bene e si è meritato di vincere. E no, non ho mai pensato di preparare la sfida che lui avrebbe potuto avere problemi fisici. Non avrà giocato il suo tennis migliore nei round iniziali, ma credo fosse anche perché doveva capire come stava”.

Lorenzo

Anche Musetti ha capito tante cose in questo Wimbledon, da cui torna a casa con tante cose positive e la testa alle Olimpiadi di Parigi, dove oltre alla medaglia individuale punta a quella in doppio con Jannik Sinner. “Ho imparato che nel tour posso affrontare chiunque, che posso vincere contro chiunque – spiega -. All'inizio di questo torneo non ero consapevole di essere uno di quei giocatori che possono battere chiunque. Penso però che il mio livello salti nello slam quando le partite si allungano. E penso di poter migliorare ancora, soprattutto negli slam. Penso di essere maturato in questo torneo, di essere cresciuto in campo come uno che cresce nella vita. Comincia tutto con gli allenamenti, dai dettagli su cui lavori, da come approcciare la partita, da come reagire a certe situazioni nella partita. Da sfide come quella di oggi posso imparare tanto, compreso come migliorare me stesso”.

obiettivi

Intanto si è goduta l'atmosfera del Centrale, assaporata per la prima volta in questa storica semifinale contro Djokovic, un torneo che gli ha regalato tanti sogni nel cassetto, un mese sull'erba che si augura sia il trampolino perfetto per dove vuole arrivare. L'idea è continuare a migliorare, preparando l'Olimpiade al Roland Garros, “dove ho espresso il mio miglior tennis”, e la seconda parte di stagione, “dove posso trovare tanti punti per migliorare la mia classifica e chiudere l'anno nella top10, magari anche con le Atp Finals a Torino”. Intanto saluta Wimbledon con il suo miglior risultato di sempre. E l'idea che l'avventura sull'erba londinese abbia restituito un altro Musetti. Uno che finalmente è diventato grande.







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