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Winnie-the-Pooh – Sangue e Miele II: la recensione del secondo film di Rhys Frake-Waterfield


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13/07/2024 recensione film di Marco Tedesco

Il regista alza il tiro nel sequel, ma il risultato resta comunque modesto

Qualcuno aveva dei dubbi che sarebbe stato realizzato velocemente un sequel? Quando si ha a mente l'interpretazione locale in salsa squarciatore da parte di Il dottor Rhys Frake Waterfield dei vari Pooh, Tigro e Pimpi, i dolci personaggi letterari creati da AA Milne, come avvenuto nel tremendo Winnie-the-Pooh: Sangue e Miele dello scorso anno (la recensione) – che ha incassato quasi 5 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 100.000 dollari – si capisce presto che ci sarà sempre spazio per un altro capitolo.

Ironia della sorte, proprio in parte grazie al successo commerciale del primo film, Winnie-the-Pooh – Sangue e Miele II lo Winnie-the-Pooh – Tutto Sangue e Niente Miele (Winnie-the-Pooh: Sangue e miele II) ha ottenuto un budget leggermente maggiore, che ha permesso di realizzare scene più sanguigne e di orchestrare una narrazione più coinvolgente.

Anche le maschere indossate da queste macchine da morte animalesche e sadiche hanno visto un miglioramento strutturale: ora sembrano bestie feroci in cerca di carne frescaa differenza dei modelli economici in silicone di prima, ma anche quei piccoli ritocchi possono portare una pellicola solo fino a un certo punto prima che il trucco, o l'effetto della bevanda alcolica che abbiamo acquistato prima di iniziare la visione, svanisca.

Manifesto del film Topolino contro WinnieManifesto del film Topolino contro WinnieGodendo ancora una volta dei commenti e della pubblicità gratuita per la sua sfacciataggine nello sfruttare la proprietà intellettuale recentemente entrata nel dominio pubblico, Winnie-the-Pooh – Sangue e Miele II soddisferà probabilmente coloro che divoreranno qualsiasi tipo di titolo marchiato come 'horror'oltre a chi ha apprezzato il capostipite naturalmente.

La maggior parte del pubblico non si presenterà certo per la storia, quanto per vedere come Pooh (Olivia Ryan) si unirà ai campeggiatori ignari nel Bosco dei 100 Acri con trappole per orsi e machete. Vorranno vedere occhi cavati, secchiate di sangue e occasionali decapitazioni.

Lo sottolineiamo per Rhys Fralke-Waterfield, che ha in programma – come noto – di espandere questo franchise in una sorta di spin-off sadico del Marvel Cinematic Universe con un film che coinvolgerà Bambi, Peter Pan e Pinocchio: come dargli torto al pubblico quello che si aspetta e poi volta, questo è sufficiente.

Per quanto riguarda la trama scioccante che in qualche modo 'retconifica' il suo predecessoreWinnie-the-Pooh – Tutto Sangue e Niente Miele riprende un anno dopo gli omicidi nel Bosco dei 100 Acri, dove la città di Ashdown è sospettata che Christopher Robin (ora interpretato da Camere Scott (al posto di Nikolai Leon) ne è il responsabile.

Perché mai si dovrebbe pensare che qualcuno che, in apparenza, ha un atteggiamento amichevole e lavora persino in un ospedale per bambini possa essere in grado di compiere tali atti orribili non viene mai veramente esplorato, ma dà al copione il permesso di trattarlo come un caso disperato ambulante.

Ad ogni modo, ci sono ancora più creature nascoste nel bosco pronte a causare danni e il film introduce Uffa (Marco Massey), che sfoggia un costume che sembra avanzato dal set di Città di Halloween di Disney Channel, e Tigro (Lewis Santer) che non appare nemmeno fino agli ultimi venti minuti e, naturalmente, si affida ai suoi artigli come arma letale.

Oltre a tutti gli omicidi insensibili, incluso una scena di rave incredibilmente brutale dove decine di persone vengono annientate in una rapida e sanguinosa successioneWinnie-the-Pooh – Sangue e Miele II cerca di incorporare una sottotrama che non spiega solo le origini di Pooh e della sua banda omicida, ma suggerisce che sono stati creati in un laboratorio dove i bambini rapiti sono stati infusi con DNA animale.

Winnie-the-Pooh Sangue e miele 2 (2024) filmWinnie-the-Pooh Sangue e miele 2 (2024) filmA differenza del primo film, dove una sequenza animata ci raccontava che Christopher Robin li aveva abbandonati e si erano trasformati in assassini, questo 'ripensamento' cerca di sradicare Winnie-the-Pooh – Sangue e Miele II in una sorta di realtà personale demente.

Anche se Winnie-the-Pooh – Sangue e Miele II non soffre dello stesso ritmo amatoriale o della scarsa messa in scena del suo predecessoremanca ancora l'approccio trasgressivo e lo stile di un Terrificante.

Non si può negare che Rhys Frake-Waterfield, che ha lasciato il suo lavoro nel settore energetico per produrre horror di serie C, sia un regista ambizioso specializzato in questi tipi di filmetti belli, ma spingersi verso lidi più estremi e sfrontati avrebbe senza dubbio giovato.

Come video di tendenza di due minuti su TikTok, il concetto di questo franchise è anche divertente, ma quando lo si espande in un lungometraggio, dovrebbe esserci – almeno in linea teorica – un po' più di sostanza. Ma in fondo non sappiamo come funziona il mondo del cinema!

Di seguito trovate il trailer internazionale di Winnie-the-Pooh – Sangue e Miele II, disponibile in Italia dal 17 luglio;

Italiano: https://www.youtube.com/watch?v=PRlBKYQsjXo



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