Campo e palestra, il primo giorno dell’Inter. Taremi è già un uomo chiave per Inzaghi
Pochi i grandi presenti, i nazionali arriveranno dalla prossima settimana fino ad agosto inoltrato: senza Lautaro e Thuram, l'iraniano fresco di annuncio è subito centrale per Inzaghi
Sul vassoio dei pasticcini per il primo giorno di scuola con la doppia stella sul petto, Simone Inzaghi freschissimo di prolungamento si ritrova il volto nuovo di Mehdi Taremi. Il gong lo ha suonato il giorno del raduno di prima mattina l'ufficializzazione dell'annunciato accordo triennale con l'attaccante iraniano classe 1992 in uscita dal Porto.
PROGRAMMA E PRESENTI
—
Alle 9.30 c'è stato il rientro ad Appiano Gentile, mattinata dedicata alle prime attività atletiche tra campo e palestra, pranzo insieme e pallone nel pomeriggio. Primo test mercoledì col Lugano, a metà della settimana i prossimi arriveranno Asllani e Zielinski, a metà della successiva i cinque azzurri, poi Arnautovic e tutti gli altri, fino a Carboni e Lautaro ad agosto inoltrato: tanti gli assenti, pochi big da Acerbi e Carlos Augusto a Bisseck e Mkhtaryan, ma tra i vari giocatori di rientro dal prestito a prendersi cura dei riflettori sono i nuovi volti, Josep Martinez e appunto Taremi.
UOMO CHIAVE
—
Arrivato con un contratto da tre milioni a stagione, proprio il saldo tra assenti e presenti è quello che rende Taremi importante da subito. Privo per almeno tre settimane della coppia titolare composta da Lautaro Martinez e Marcus Thuram, è con l'iraniano lì davanti che Inzaghi terrà aperto il cantiere in vista della prossima stagione. Un asterisco sul precampionato dell'Inter, che comunque non dovette inseguire nuovi equilibri ma “solo” ripartire da quelli che hanno portato allo scudetto. È un'occasione per Taremi, perché è lui l'elemento nuovo di una squadra già con una propria identità, ma è anche con quanto farà vedere da subito che potrà aspirare a un posto al sole che vada oltre le mansioni di ruota di scorta.
Gazzetta dello Sport
© RIPRODUZIONE RISERVATA
