Economia Finanza

Congelati altri 90 milioni. E Biden: “Volete Kamala?”




Joe Biden supera la prova della conferenza stampa al termine del vertice Nato a Washington, nonostante alcune gaffe. Il presidente americano si è mostrato lucido, energico e determinato a correre per un secondo mandato, sostenendo di essere il candidato «più qualificato, l'unico in grado di battere Donald Trump». Ma non è comunque riuscito a sciogliere i timori del partito (non appena terminato l'appuntamento con i giornalisti, un altro deputato, Jim Himes, ha chiesto su X il suo ritiro) e dei donatori. Tanto che la sua campagna ha lanciato via sms un sondaggio flash ai finanziatori dem, in cui chiede di valutare la possibile candidatura del vicepresidente, Kamala Harris: «Accetti Kamala come candidata?», si legge, lasciando tempo fino a mezzanotte per rispondere. E ieri, alcuni dei principali finanziatori democratici hanno annunciato il più grande Super Pac pro-Biden, Future Forward – come riporta il New York Times – che congeleranno circa 90 milioni di dollari finché il presidente rimarrà in carica. Il Super Pac è stato consacrato dalla campagna del candidato dem come principale comitato elettorale per la raccolta fondi nelle prime fasi della corsa al 2024 e ha investito ben 250 milioni di dollari in pubblicità televisiva e online che inizieranno a essere trasmessi alla fine della Convention democratica del mese prossimo.

Intanto, Barack Obama e Nancy Pelosi hanno parlato in privato del futuro di Biden, esprimendo timori su quanto stia diventando più difficile battere Trump. Secondo fonti Cnn, i dem stanno facendo pressione sull'ex presidente e sull'ex speaker della Camera affinché li aiutino a capire cosa fare. Il leader dei deputati dell'Asinello Hakeem Jeffries, invece, dopo la conferenza stampa ha incontrato il comandante in capo per parlare del futuro e in una lettera ai colleghi non ha né esortato Biden ad abbandonare la corsa né a rimanerci. La nomina del presidente con i giornalisti non è iniziata sotto i migliori auspici, visto che poco prima di entrare in sala ha commesso l'ennesima gaffe presentando il leader ucraino Volodymyr Zelensky sul palco del vertice Nato come «Putin». Anche se è ripreso subito dall'errore, le sue parole hanno fatto il giro dei media americani. E pochi minuti dopo è arrivato un nuovo svarione, quando ha detto «vicepresidente Trump», parlando di Kamala Harris. «Bravo Joe, ottimo lavoro!», ha commentato sarcasticamente il magnate sul suo social Truth. In generale, la performance di Biden è stata buona: «Sono il più qualificato per battere Trump. L'ho battuto una volta, lo farò ancora», ha ribadito a chi gli faceva presente che sono aumentati i democratici che gli chiedono di ritirarsi (sono 17 i deputati e uno il senatore che si è opposto al suo passo indietro). «Placherò le loro paure», ha insistito, sottolineando di «non voler correre per lasciare un'eredità, ma per finire il lavoro iniziato». Riguardo le preoccupazioni dei partner internazionali sulla sua capacità di vincere e rimanere al governo altri quattro anni, ha risposto: «Nessun alleato europeo mi ha chiesto di non correre, invece mi hanno chiesto di battere Trump perché la sua vittoria sarebbe un disastro».

Non è mancato un cenno al fiasco del dibattito televisivo con il rivale repubblicano: Biden ha ripetuto che era stanco e che la prossima volta «non attraverserà 15 fusi orari diversi». Del vice Harris, ha assicurato: «È qualificato per essere presidente. Se non l'avessi scelta».



Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *