Economia Finanza

Fuori gli immigrati da Parigi: la mossa del governo francese per le Olimpiadi




In vista delle Olimpiadile autorità francesi stanno cercando di “ripulire” Parigi per mostrare al mondo la “grandiosità della nazione” promessa del presidente Emmanuel Macron. Peccato che il Villaggio Olimpico sia stato costruito in uno dei sobborghi più poveri della capitale d'Oltralpe, dove migliaia di persone vivono in alloggi, rifugi ed edifici abbandonati. Degli indesiderabiliche il Paese vuole nascondere.

Secondo quanto riportato dal New York Timesil governo francese ha caricato migliaia di immigrazione senza fissa dimora sugli autobus e li ha spediti fuori Parigi, con la promessa che avrebbero ottenuto degli alloggi altrove. In realtà, queste persone vengono scaricate per strade lontane dai luoghi che conoscono o segnalati per l'espulsioneTi danno un biglietto a caso”, ha raccontato Oumar Alamine, originario della Repubblica Centrafricana. “Se è un biglietto per Orleans, vai a Orleans”. I funzionari del governo si rifiutano di commentare e si limitano a dichiarare che si tratta di un “programma su base volontaria” mirato ad alleviare l'emergenza della carenza di alloggio a Parigi, negando il collegamento con le Olimpiadi.

I giornalisti del New York Timesperò, hanno ottenuto una mail scritta da un funzionario governativo addetto all'edilizia abitativa, in cui si afferma che l'obiettivo è “identificare le persone in strada nelle zone vicine alle sedi olimpiche” e rimuoverlo prima dei Giochi. La polizia, inoltre, ha aumentato sin dall'anno scorso i raid negli accampamento dei senzatetto e negli edifici abbandonati, sgomberando e promettendo ai presenti un aiuto nel ricollocamento. “Ci hanno promesso alloggio e aiuti sociali”, ha affermato il sudanese Yussuf Ahmed. La realtà, però, è ben diversa.

Dopo essere stati trasportati nella nuova città, i senzatetto vengono collocati in rifugi per un massimo di tre settimane, mentre le autorità ne verificavano l'ammissibilità richiesta d'asilo. Secondo quanto riportato dal New York Timescirca il 60% di queste persone si ritrovano senza un alloggio a lungo termine e molte vengono inserite negli elenchi di espulsione. “È un'anticamera della deportazione”, ha affermato l'avvocato Emmanuel Pereira. Il colore a cui è permesso restare nel Paese si verifica quando ci si trova presto di nuovo in strada, perché non ci sono rifugi nella città in grado di accoglierli.

Ci hanno mentito per farci salire sull'autobus”, ha detto Yussuf Ahmed, costretto a tornare a Parigi da Orleans per non perdere il suo lavoro all'aeroporto e trovare un nuovo edificio abbandonato dove vivere, visto che quello dove si era rifugiato prima era ora presidiato dalle forze dell'ordine.



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