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Atalanta, mese Real: Gasp studia una Dea già al top per il sogno Supercoppa europea


A 30 giorni dalla sfida di Varsavia il tecnico aspetta tutti i rientri ei nuovi acquisti per disegnare una squadra ad altezza Blancos




Giornalista

14 luglio – 09:24 – MILANO

Oggi manca un mese. Un mese esatto per la Supercoppa europea, una sfida da brividi. Perché alla Dea viene ricordato il trionfo nella finale di Europa League, certo, ma pure la sua nuova dimensione: il 3-0 al Bayer Leverkusen l'ha consolidata, ma è un brevetto di credibilità anche europeo che l'Atalanta ha guadagnato già prima, negli anni, e il rinnovo dell'ultima stagione l'ha resa “definitiva”. Dalla notte di Dublino alla notte di Varsavia: è dal 22 maggio (diciamo dalle prime ore del 23: mezzanotte era già passata quando la gioia sfrenata lasciava spazio a suggestioni più lucide, concrete) che Gian Piero Gasperini pensa a questo incrocio del 14 agosto. E ancora di più dopo aver saputo che sarebbe stato contro il Real Madrid. In ogni carriera non c'è mai un punto più alto che non possa diventarlo ancora di più: qual è il modo migliore per provare ad avere la testa del club più vincente in Europa, dall'alto dei suoi 15 Champions?

L'”amico” Europeo

Ma soprattutto, per il Gasp, non esiste una sfida impossibile a priori: era così anche prima di coprirsi la gloria in Europa League, dunque tanto più lo è adesso. Ma come stavolta l'Atalanta non avrà nulla da perdere, ma come stavolta le sarà lieve provare a guadagnare l'ulteriore credito che le darebbe alzare un altro trofeo. E il prossimo mese di lavoro avrà un orizzonte chiarissimo: il Real. Al debutto nel campionato di Lecce si penserà dopo. Un vantaggio c'è, ma in fondo ce l'ha anche Ancelotti, al quarto anno della sua seconda parentesi bianca: Gasp è alla nona stagione con l'Atalanta, quindi deve “raccontarsi” solo ai nuovi. Anche l'Europeo, se così si può dire, gli ha dato una mano: entro una settimana o poco più, avrà a Zingonia tutti i giocatori impegnati in Germania, visto che nessuno è arrivato ai quarti di finale. Da Djimsiti (si rivedrà domani) a De Ketelaere (il 22), passando per Pasalic e Scamacca, tutti potranno prepararsi all'appuntamento per tre settimane abbondanti. Solo poco più di due ne avrà invece Ederson, in Coppa America fino a domenica scorsa e disponibile dal 29: non tantissime, ma il brasiliano è uno che entra in forma abbastanza in fretta.

lavoro e amici

In assoluto, sono tutti giocatori chiave per disegnare l'Atalanta più competitiva possibile, in chiave Real: non avranno nelle gambe lo stesso lavoro degli altri nazionali impegnati solo negli amici di giugno (Hien, Kolasinac, Lookman, Touré, Miranchuk), ma diciamo che poteva andare peggio, se fosse andata meglio a Italia, Albania, Croazia e Belgio. E con tre amichevoli “serie” (Az Alkmaar, St. Pauli e Parma) in programma prima del 14 (più forse un'altra) Gasperini verificherà sul campo quali saranno le forze migliori per la Supercoppa. Di sicuro il lavoro delle prossime tre settimane sarà finalizzato anche per metterli in condizioni il più velocemente possibile.

Infortuni e nuovi acquisti

Discorso a parte meritano gli sfortunati, con i quali non si potrà rischiare nulla, né nuovi acquisti. De Roon e Koopmeiners fino a venerdì hanno fatto solo una corsa sul campo; Zaniolo fino a 20, si dedicherà a completare il suo piano di riabilitazione. Il tempo a disposizione per avere anche loro ciò sarebbe, ma l'incognita è come conciliare la necessità di recuperare bene con l'esigenza di una preparazione non solo da “riprendere”, come succederebbe a stagione in corso. Quanto ai nuovi acquisti, Godfrey sarà prontissimo e Brescianini – atteso in questi giorni, ma già al lavoro da tempo con il Frosinone – potrebbe esserlo. Gli altri rinforzi, in particolare i due esterni di fascia, non sembrano ancora così vicini da poterli pensare in campo contro il Real. Ma non lo farò mai.





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