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Dal sangue di Butler nasce il nuovo Trump, che può nascondere le ombre del passato


MILWAUKEE – «Mezzo centimetro più in là e Donald Trump sarebbe morto», commentò l'amaro Karl Rove, detto Boy Genius, il genio ragazzino, consulente che inventò dal nulla la presidenza di George Bush figlio. «Sopravvivere a quel momento fatale e reagire come ha reagito, crea un'icona politica. Ciò che mi preoccupa tuttavia è: se si tratta di un episodio isolato o di un incubo americano, come gli attentati del 1963-1981?».
Milwaukee, Wisconsin, mezzo milione di abitanti, un giovane sindaco democratico, Cavalier Johnson, assisteva alla Convention repubblicana con curiosità, tutto esaurito per il business, meno entusiasmo per la rivalità con Trump, ma la sparatoria di sabato, in Pennsylvania, cambiava il quadro . Trump doveva arrivare in una città che considera “orribile”, Johnson, afroamericano, gli aveva ribattuto «Orribile è la tua presidenza», polemiche, proteste, insulti da 27 storiche fabbriche di birra, il Museo delle cromate Harley Davidson e un mosaico di popolazione, 39% neri, 33 bianchi, 20 spagnoli.

La risolutezza con cui Trump si è rivolto ai militanti, facendo sanguinare la pallottola del cecchino Thomas Matthew Crooks, incitandoli «Lotta! Lottiamo!» proietta però a Milwaukee un nuovo leader, per alleati e avversari. Da quando ero solo palazzinaro a Manhattan, snobbato dai costruttori dei grattacieli capolavori d'arte, impresario di casinò mal gestiti ad Atlantic City, conduttore tv gradasso, fondatore di atenei online fallimentari, uomo d'affari in bancarotta e mai davvero miliardario della classifica Forbes , dalle linee aeree all'abbigliamento, Trump ha sempre giurato sulla lezione dell'avvocato Roy Cohn, il maestro degli esordi: «Donald nei contratti, con le donne, in tribunale, mai indietro, sempre all'attacco!». Per capire Trump si deve conoscere Cohn, che dal pubblico ministero condanna a morte i coniugi Rosenberg nel 1953 per spionaggio a favore dell'Urss, poi lavora con McCarthy nella caccia alle streghe contro i comunisti e muore di Aids nel 1986, dopo innumerevoli processi un funzionario gay, senza mai pentirsi.
Trump aveva avuto successo, sì ma nessuno lo stimava, da imprenditore e politico, con vita privata e divorzi a peggiorare la situazione, dai sordidi episodi del matrimonio con la modella ceca Ivana, alle testimonianze dell'avvocato Michael Cohen che, nelle interviste e alla sbarra , lo dipinge egoista, lussurioso, avido. Questo Trump, questa narrativa, la geremiade del partito, dossier loschi, amorazzi all'ombra dell'amico pedofilo Epstein, fino al golpe fallito dei miliziani nel gennaio 2021, finisce nel bric a brac del passato, offuscato da video e immagini intrepide del comizio a Butler, che il web rilancia onnivoro.

L'istantanea del fotografo Associated Press Evan Vucci, Premio Pulitzer che potrebbe adesso fare il bis, per il nuovo Donald Trump, con cui dovranno fare i conti con amici e nemici, America e mondo. Agli inizi della politica la dinastia dei Bush si è dispersa, il senatore eroe del Vietnam John McCain lo ha combattuto fino alla morte, il collega del senatore Lindsey Graham ha ammonito «Se Trump prende il partito, addio partito». Oggi il partito repubblicano è Donald Trump, e vedremo quanto a lungo lo sarà, con lo stesso Graham Trump piano Doc. Diffidente nella politica estera, freddo sui valori atlantici e Nato, pronto all'intesa con Mosca e avversario di Pechino più sull'economia che in geopolitica ecco il Grand Old Party repubblicano Made in Trump.

Se Trump II tornasse alla Casa Bianca non avrebbe rispettato l'establishment di Wall Street, militare e culturale che lo intimidiva nel 2016, l'amministrazione sarà fatta da persone fedeli, quelle che, da oggi, ascolteremo alla Convenzione, e dai nuovi magnati come Elon Musk e Tesla X, che gli proclamano fedeltà dopo l'attacco.
Donald Trump II ha debuttato con un comunicato pacifico che parla di unità, ma chi lo conosce dall'alunno di Roy Cohn dubita che duri. Ove si prendessero le distanze dagli estremisti, dalla setta QAnon al manifesto Project 2025 che propone la svolta autoritaria a Washington, Trump conquisterebbe incerti e indipendenti, e renderebbe ardua la ripresa democratica. Cosa farà? Difficile, nonostante lo stoicismo gli abbia mostrato un carisma inedito. Se invece, come probabile ascoltando le dichiarazioni dure del senatore JD Vance, in veste di vicepresidente, che accusa Biden di aver sparato, l'odio fra le due Americhe continua, allora il dilemma del Boy Genius Karl Rove «È l'inizio di una stagione del sangue?» riporterebbe nel XXI secolo i cippi di Spoon River dei caduti politici: il presidente John Kennedy, 1963; i leader dei diritti civili Malcolm X, 1965, e ML King, 1968; il senatore Robert Kennedy, 1968; gli attentati mancati al presidente Gerald Ford; la passione del presidente Ronald Reagan, 1981: guerra civile infinita.

Instagram @gianniriotta



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