Cinema

Pluto Nash è uno dei peggiori film di sempre?


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Se siete come noi, Plutone Nash è un film che dovreste guardare con simpatia. Non perché sia ​​bello, adesso. Ma perché è sempre brutto quando un prodotto che comunque è stato confezionato con amore e impegno, e che peraltro ha avuto una lunga serie di problemi produttivi (leggere questa lunga intervista (al regista Ron Underwood per credere), viene catalogato brutalmente come “uno dei peggiori film di sempre”, e sfottuto e derisorio come se si trattasse di una barzelletta poco divertente. È facile umiliare un film malriuscito; più difficile (ma più interessante) è cercare di capire cosa sia andato storto, e come mai si sia costruita una fama così pessima.

Plutone Nash e Razzie

Quando diciamo “pessima” non crediamo di esagerare. Non c'è solo un problema di crollo al botteghino, dove sono stati incassati 7 milioni (!) a fronte di un esborso di circa 100 (!!!). Parliamo di un film che, in occasione del venticinquesimo compleanno degli sempre cattivissimi Razzie Awards, si è meritato una nomination come “peggior commedia dei nostri primi 25 anni”, perdendo solo di fronte alla concorrenza di un altro film che abbiamo rianalizzato su queste pagine, Gigli. Un film del quale Joe Pantoliano, che peraltro interpreta uno dei pochi personaggi che stanno in piedi, ha detto “di solito non puoi dire di ignorare se un film farà schifo [prima che esca]ma nel caso di Pluto Nash sì”.

Un film che andò talmente male che, citando ancora i Razzie, si beccò cinque nomination nel 2003 (tra cui una che era uno spoiler gigantesco), e non ne portò a casa neanche una, facendosi superare dal remake di Travolti da un destino insolito di Guy Ritchie. Un'opera di cui Ron Underwood ha parlato spesso, e quasi sempre per assumersi le sue responsabilità e ammettere che anche mentre lo giravano si rendevano conto che non stava uscendo divertente da quanto avrebbe dovuto. Plutone Nash è un film che Eddie Murphy pensava di poter salvare, partendo da una sceneggiatura molto “dritta” e iniettandoci tutta la sua comicità – che però dimenticò di portarsi sul set insieme alla voglia di recitare. Un disastro insomma, e non è difficile capire come mai sia considerato tale e abbia una fama paragonabile a quella di un Battaglia per la Terra qualsiasi.

Fantascienza cosmetica

E dire che i presupposti potevano anche essere interessanti. Cioè: come molti altri film di Eddie Murphy, è una sorta di thriller/noir ma virato comico, solo che invece di essere ambientato sulla Terra si svolge sulla Luna, su una delle colonie umane costruite sul nostro satellite (questo dettaglio viene accentuato ma mai sviluppato, e ha pochissimo peso sull'economia generale di Plutone Nash). Pensateci: è un'idea di per sé molto forte, perché può portare a reimmaginare una serie di tropi tipicamente terrestri in un ambiente nuovo e decisamente estremo; alcune delle migliori opere di fantascienza degli ultimi decenni sfruttano l'idea della colonia extraterrestre per riesaminare la struttura di potere in un altro contesto, per reinventarsi una società e quindi un'umanità che vive in un luogo dove solo uno strato di vetro la separa dalla terra. morte istantanea.

Pluto Nash Rosario Dawson

Il fatto è che a Plutone Nash tutto questo non interessa: tutto quello che prende spunto dalla fantascienza è una serie di idee utili per creare comicità, o almeno per provarci. Prendete il povero Randy Quaid, costretto in un improbabile costume da robot e recitare come se uscisse da un pulp fantascientifico degli anni Quaranta. O prendi il fatto che le armi da fuoco vengono gestite come in un qualsiasi film criminale, solo che sparano raggi colorati invece che proiettili. E' tutto cosmetico: per il resto, Plutone Nash potrebbe tranquillamente essere ambientato a Detroit, tanto da citare una città come Eddie Murphy.

Plutone Nash è prima di tutto banale

Il problema quindi non è tanto che Plutone Nash abbia un ritmo ineguale e ondivago, che passa da una sequenza di azioni un po' scolastiche a lunghi momenti di nulla. Non è solo Eddie Murphy che recita con la voglia di quello che vuole portare a casa i soldi per pagare il mutuo e per il resto sembra che sogni di essere altrove. Il problema più grosso di questo “film peggiore di sempre” è la superficialità, e quindi la totale assenza di personalità. La storia è quella del proprietario di un locale di successo che viene messo sotto tiro da un potente criminale lunare che vorrebbe impadronirsi della sua attività, per la quale gli offre anche la cifra astronomica di 10 milioni di dollari. E poiché Nash non cede, inizia quello che viene fatto: un lungo inseguimento in giro per Little America, nel quale il nostro eroe è accompagnato dal robot succhiato e da una spaesatissima Rosario Dawson.

Rosario Dawson

E… basta, questo è quanto. Plutone Nash passa da una sequenza d'azione all'altra senza mai lasciare il segno, tanto che i momenti che più rimangono impressi sono quelli perfettamente inutili e finiti a loro stessi – uno su tutti un cameo di John Cleese nei panni di un'AI che guida una limousine. Si finisce per guardare il film giocando a “scovare la faccia”, perché c'è una cosa buona che si può dire di Plutone Nash è che ha un cast clamoroso: si va da Burt Young (il Paulie di Roccioso) a Peter Boyle (il mostro di Frankenstein Jr.), da Luis Guzmán a Pam Grier. Ma una storia non può essere raccontata solo sulla sua collezione di volti noti, e Plutone Nash questo è, e poco altro. Il film peggiore di sempre? Forse no, ma senza dubbio uno dei più innocui, e forse è anche peggio.

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