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Santa Sede: “Attentato a Trump è un minaccia per la democrazia”/ “I violenti non possono prevalere”


Santa Sede preoccupata per l'attenzione a Trump: “La violenza non deve vincere”

Si susseguono rapidissimi messaggi di vicinanza da Donald Trump – vittima nella serata di ieri di un attentato mentre si trovava in Pennsylvania per un comitato elettorale – e le ferme condanne espresse all’unanimità dalla maggior parte dei politici internazionali, arriva anche il commento della Santa Sede espresso in una nota diffusa da Vatican News nella tarda mattinata di oggi. Com'era ovvio – oltre al cordoglio della Santa Sede nella sua conformazione di organo mondiale – non sono mancati neppure i commenti sull'attentato a Trump da parte della Conferenza episcopale americana e del Vescovo di Pittsburgh (la diocesi che racchiude anche la città di Butler , teatro del mancato assassino presidenziale).

Partendo – per ragioni tanto di vicinanza geografica, quanto di importanza istituzionale – la Santa Sede nella nota di oggi si è detta “Preoccupato” per l'attenzione a Trump che definisce come un “episodio di violenza che ferisce le persone e la democraziaprovocando sofferenza e morte”. Soffermandosi poi sulle vittime della sparatoria, il Vaticano intende unirsi “alla preghiera dei vescovi statunitensi per l'America, per le vittime e per la pace nel paese, affinché non prevalgono mai le ragioni della violenza“.

Vescovi USA stretti nel cordoglio: “La violenza politica non è una soluzione ai disaccordi”

Dicevamo poche righe fa che dopo l'attenzione a Trump – oltre alla Santa Sede – non è mancato neppure l'intervento del Vescovo locale David Zubik che in un brevissimo intervento si è detto profondamente scioccato dalla notizia, soprattutto perché la sparatoria è avvenuta “proprio di fronte a una delle nostre chiese”; invitando poi – ovviamente – i fedeli alla preghiera per “la salute e la sicurezza di tutti, per la guarigione e la pace e per la fine di questo clima di violenza nel mondo”.

“Insieme ai miei fratelli vescovi – commento dell'ultimo Arcivescovo Timothy Brogliopresidente della Conferenza episcopale americana, facendo eco alla Santa Sede e a monsignor Zubik – condanniamo la violenza politica e offriamo le nostre preghiere per il presidente Trump e per coloro che sono stati uccisi o feriti”, invitando a sua volta i fedeli – ed invocando “Maria, Madre di Dio e Patrona delle Americhe” – a pregare “anche per il nostro paese e per la fine della violenza politica che non è mai una soluzione ai disaccordi“.

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