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Serena Mollicone, la famiglia condannata a pagare le spese processuali. Lettera-appello a Mattarella: “Come si può chiedere una cosa simile?”


Una lettera-appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto sulla decisione della Corte d'assise d'appello che ha condannato al pagamento delle spese processuali la famiglia di Serena Mollicone – La diciottenne di Arce trovata morta in un bosco nel giugno del 2001 – è stata inviata da Bianca Maria Ferrante, amica di famiglia di Guglielmo Mollicone. La missiva, inviata per conoscenza anche al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ricostruisce la vicenda non in termini giudiziari ma sotto l'aspetto umano.

“Le persone offese in questa vicenda sono Consuelo, Antonio, Guglielmo e Serena; come si può chiedere a questa famiglia segnata da un dolore senza fine il pagamento delle spese processuali?”, scrive Ferrante. “A dover essere risarcita dovrebbe essere Consuelo per il dolore che ha patito in tutti questi anni”.

Venerdì scorso la corte d'Assise d'appello di Roma ha confermato l'assunzione dell'ex comandante dei carabinieri di Arce Franco Mottoladella moglie Annamaria e del figlio Marcoaccusati del delitto. E anche dei due carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatraleche erano sospettati di aver coperto gli assassini.



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