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Spagna sul tetto d’Europa con Williams e Oyarzabal! Inghilterra, la maledizione continua


Rossa in vantaggio in avvio di ripresa, raggiunta al 73' da Palmer, entrata tre minuti prima. All'86' la zampata che regala il 4° titolo continentale agli iberici

Giornalista

14 luglio 2024 (modificato alle 23:10) – MILANO

Altro che “It's coming home”. Sta tornando a casa. La Spagna è campione d'Europa per la quarta volta (1964, 2008, 2012, 2024), mentre l'Inghilterra resta ancora una volta a bocca asciutta, perdendo il finale come già tre anni fa contro l'Italia di Mancini. Dopo un primo momento di sbadigli, Rodri resta negli spogliatoi per un problema muscolare e quando gli aspetti un calo psicologico della Roja, arriva il gol che invece ribalta le parti, con Nico Williams su assist di Yamal, 39 anni in due. Sono i Tre Leoni a subire, finendo alle corde e rischiando di ripetere il colpo del ko. Quando la gara sembra ormai indirizzata, al 73' arriva il pareggio di Palmer, entrato 3' prima. Ma la Spagna non si arrese, attaccò e all'86 con Oyarzabal trovò lo spunto che valeva l'Europeo. Meritato, con sette vittorie su sette partite e un percorso decisamente più convincente di quello inglese.

primo tempo

Southgate parte con Shaw all'esterno di sinistra nella difesa che torna a 4, con il chiaro compito di tenere a bada Yamal. De la Fuente conferma l'undici che l'ha portato sin qui. Morata diventa lo spagnolo con più presenze all'Europeo, con 17 anni, mentre Yamal il più giovane a giocare una finale, a 17 anni (compiuti ieri), superando Renato Sanches, che col Portogallo ha disputato quella del 2016 contro la Francia a 18 anni e 327 giorni. Viene un po' il magone quando a portare il trofeo in campo dal tunnel spunta Giorgio Chiellinicapitano dell'Italia campione uscente. Parte forte la Roja che chiude gli inglesi nella loro metà campo, lasciandogli poco spazio per le ripartenze, senza punti di riferimento in avanti. Nico Williams ha messo a segno il primo potenziale gol ma viene anticipato in angolo dalla scivolata degli Stones. Al primo approccio i Tre Leoni trovano Walker libero sulla destra ma il suo cross basso viene messo nell'angolo da Le Normand. Il giro palla spagnolo è lento e nonostante il possesso prolungato l'impressione è che la squadra di Southgate sia più pericolosa quando sale, soprattutto a sinistra con Shaw, sul quale Carvajal al 25' rischia di scivolare dentro l'area, sprigionando un soffio. per anticiparlo. Williams prova a sovrapporsi a Yamal spostandosi spesso a destra. Gli ultimi 20' scorrono via senza emozioni, con due squadre che non concedono nulla, ma che meno alle emozioni, con Morata in testa e Kane poi murati in area nelle uniche palle che avrebbero potuto creare problemi ai portieri. Nel recupero l'unico tiro nello specchio del primo tempo, di Foden in spaccata, con Unai Simon che blocca senza problemi.

ripresa

Brutto colpo per la Spagna, che perde Rodri, che nel finale di tempo aveva patito un problema muscolare al retto femorale. Al rientro in campo non c'è l'autore del gol che ha regalato la Champions al City contro l'Inter, al suo posto Zubimendi. Bastano 90″ per scacciare i fantasmi, il tempo perché la palla arrivi a Yamal, il quale si accentra, attirando a sé tutta la difesa inglese, che lascia colpevolmente solo Williams. Lamina la pesca con un morbidissimo sinistro e Nico di prima infila Pickford sul palo opposto. Il 22enne diventa il secondo più giovane marcatore in una finale europea alle spalle di Pietro Anastasi (1968). Dani Olmo sciupa la palla del raddoppio due minuti dopo, strozzando il tiro da buona posizione. L'illusione inglese di una Spagna tramortita dalla perdita del punto di riferimento (Rodri) si è spenta in un amen. Al 55' Morata potrebbe raddoppiare: riceve palla da Yamal ma sull'uscita di Pickford colpisce lentamente permettendo a Guehi di liberarsi. Sugli sviluppi dell'azione Nico da fuori sfiora il palo. E' tutta un'altra Roja mentre l'Inghilterra pare stordita dal gol incassato. Al 60' Southgate leva un deludentissimo Kane inserendoWatkins, eroe della semifinale con l'Olanda. Se si accende Bellingham, si lascia passare la palla mandando a vuoto Carvajal, si fa largo a sinistra e si sfiora il palo. E' la prima vera palla gol dei Tre Leoni. La replica è di Yamal, che al 65' sbaglia il controllo ma – non si sa come – risistema la palla e costringe Pickford alla deviazione in angolo con la punta delle dita in tufo con un rasoterra. Due minuti dopo De la Fuente leva Morata, autore della solitaria prova generosa, e mette Oyarazabal.

L'Inghilterra butta anche Palmer nella mischia al posto di Mainoo. E dopo soli 3' il cambio paga: incredibilmente la Roya si fa cogliere sbilanciata (dove era Cucurella?), Saka entra in area, serve Bellingham che tocca fuori per Palmer che fa partire un fendente che s'insacca nell'angolo basso alla a destra di Unai Simon. Al 73' è 1-1, tutto da rifare. A 9' dalla fine Yamal potrebbe ricevere molto meglio il delizioso invito di Dani Olmo ma il suo tiro non gira abbastanza e Pickford respinge. La Normandia sfugge a Nacho, la Spagna spinge, conquista il 10° angolo, e all'86' arriva il gol che vale la coppa. Cucurella riceve la palla da Oyarzabal sulla sinistra, la rimette a mezzo piede dove con la punta del piede sinistro lo stesso Oyarzabal scivola battendo Pickford. Al 90' triplice miracolo della Roja: testa di Stones, respinta di Unai, testa di Saka, salva Dani Olmo sulla linea, testa ancora di Stones di poco alta. E' l'ultimo brivido. Poi la coppa “volge a casa”.





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