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L’assalto a Trump congela la campagna di Biden e i sondaggi lo danno sotto di 3-4 punti


New York – I l tentato omicidio di Donald Trump ha congelato la campagna di Joe Biden. Il lancio degli appelli elettorali da cinquanta milioni di dollari è stato fermato dai Democratici sabato notte. Non è il momento di attaccare il magnate e di indicarlo come potenziale dittatore. Milano è la città dove si era concentrata la campagna d'attacco. Ma non in questi giorni, non dopo che il suo avversario ha rischiato di finire ucciso da un proiettile. Biden ha chiesto di «allentare la temperatura politica», ha spiegato ieri al suo staff di voler pacificare il Paese. Si considera l'unico in grado di unire l'America, di «riportare la vecchia anima del Paese».

Come primo atto Biden ha annullato la tappa elettorale in Texas, dove ieri il presidente avrebbe dovuto partecipare alla celebrazione dei sessanta anni dalla nascita del Civil Rights Act. La campagna ha compiuto una prima virata: invece di attaccare Trump, Biden si prenderà la mira sulle violenze politiche di tutti i tipi. Ma proprio domenica per la prima volta si è rivolto al suo avversario chiamandolo “Donald”. I sondaggi indicano che un primo effetto-attenzione c'è: secondo il New York Times/Siena College, Biden è indietro di tre punti su Trump in Pennsylvania, uno degli Stati Uniti da vincere a tutti i costi, dove è avvenuta l'attenzione. Nel sondaggio condotto dall'organizzazione Democratica WelcomePac, sulla base nazionale, Biden è indietro di quattro. La settimana scorsa, lo stesso sondaggio aveva dato al presidente uno svantaggio di tre. Un solo punto di differenza dopo sabato potrebbe essere confortante per i Democratici, ma bisogna considerare che si tratta di un sondaggio di parte. Anche Wall Street ha dato le sue prime indicazioni: stando ai dati mostrati da PredictIt, società di previsioni legata alla Borsa, il magnate ha il 67 per cento di possibilità di tornare alla Casa Bianca. Quelli di Biden sono rimasti fermi al 27. Le stesse azioni di Trump Media & Technology sono in crescita.

I numeri che influenzeranno le rispettive campagne nei prossimi giorni. Repubblicani e Democratici hanno ampiamente appoggiato l'appello di Biden di abbassare i toni, e lo stesso Trump ha detto che non farà più giovedì, giorno dell'investitura, un discorso che sarebbe diventato “memorabile”. I rappresentanti del Congresso e dei due partiti sono scettici sulla durata della tregua. I liberali del tempo hanno fatto scattare l'allarme riguardo alla minaccia rappresentata da Trump. Appena il giorno prima dell'attentato Biden aveva definito il suo avversario un “tuffatore” implicato in molti processi. Il magnate, dopo aver incassato un'altra vittoria giudiziaria, con l'archiviazione dell'incriminazione per il trasferimento illegale di file riservati, ha invocato la multa di «tutte le cacce alle streghe» e della «militarizzazione del sistema giudiziario». Cioè è tornato ai vecchi toni. Biden, confessano gli esponenti democratici, non potrà raffreddare il clima ancora per molto.



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