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Morto sul Monte Bianco Michele Raule, 50 anni: la sua scalata per raccogliere fondi per i bimbi malati di tumore


“Il 12 luglio (meteo permettendo) tenterò un'impresa per me estrema: dal mare alla vetta del Monte Bianco senza dormire, con il solo uso delle gambe”. Aveva annunciato così la sua impresa, Michele Raule, 50 anni, ingegnere meccanico di San Lazzaro di Savena, sposato con tre figli. E' morto domenica 14 luglio su quelle cime: è stato trovato senza vita in un crepaccio. Stava attraversando un canalone nei pressi del rifugio Gonella insieme al fratello e ad altri due compagni di cordata. Sono stati loro a dare l'allarme, uno strazio per il fratello che lo ha visto scivolare.

Così su Facebook Michele Raule aveva raccontato la sua impresa che aveva deciso di dedicare all'Ageop per aiutare i bambini malati di tumore: “Partirò alle 5 di mattina da Genova con la bici, che lascerò in fondo alla Val Veny, per proseguire a piedi fino alla vetta. Mi sono allenato parecchio, ma non è sicuro che lo farò. La mia motivazione, già non piccola, sarà rafforzata da una buona causa in cui credo molto: raccogliere fondi per Ageop”.

Un progetto estremo

L'idea di scalare quattro vette per cinque stati è nata nel 2022 (le montagne più alte d'Italia e i paesi confinanti: Slovenia, Austria, Francia e Svizzera). Una passione nata da piccolo quando con la famiglia andava sulle Dolomiti, poi le prime arrampicate. A ispirarlo la lettura dell'impresa di Nico Valsesia, un lungo detentore del record di velocità nella scalata del Monte Bianco, partendo in bici da Genova. Michele faceva così: la passione per le altezze, le corse, la bici e i piedi, le scale.

Il dolore nella comunità di San Lazzaro

La notizia della tragedia ha sconvolto la comunità di San Lazzaro. Michele Raule era molto conosciuto in parrocchia, è stato anche presidente dell'Azione Cattolica del Comune alle porte di Bologna. “Era sempre disponibile verso gli altri, sempre pronto ad aiutare e ad essere vicino alle persone che ne avevano bisogno, gran bella persona, sempre sorridente””, il ricordo degli amici.

Una veglia di preghiera sarà fatta martedì 16 luglio alle ore 21 nella chiesa di San Lazzaro. “C'è stato un incidente sul cammino che Michele Raule stava facendo sul Monte Bianco, lì ha terminato la sua vita terrena – scrive il parroco don Stefano – In attesa di poter celebrare la Messa di suffragio, faremo insieme un momento di preghiera e di ricordo di stringerci alla sua famiglia”.



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