Istruzione

Covid, mini ondata estiva: medici di famiglia lanciano l'allarme da Roma a Milano


Una mini ondata estiva in crescita costante anche in piena estate, perché come abbiamo scoperto negli anni dell'emergenza della pandemia, il virus Sars-Cov2 non è stagionale e si diffonde anche con le alte temperature. E così da Milano a Roma arrivano gli allarmi dei medici di famiglia che segnalano una vera e propria esplosione di casi anche se con l'aggiunta quasi definitiva ai tamponi è difficile monitorarli. Gli esperti evidenziano che a sostenere quest'ondata di casi estivi di Covid può essere la nuova variante KP.3prevalente negli Stati Uniti. I sintomi sono quelli classici della sindrome parainfluenzale, come febbre, dolori articolari, mal di gola e malessere generale.

I medici di famiglia: esplosione di casi nel Lazio

Per i medici di famiglia del Lazio non ci sono dubbi: c'è una “esplosione di Covid-19” e si registra “da 1 a 3 casi per medico al giornocon una diffusione non monitorata dai numeri nazionali, poiché è stato notevolmente ridotto il sistema di rilevamento dei tamponi” e quindi i dati ministeriali sono “fortemente sottostimati”.

Per la Federazione nazionale medici di medicina generale (Fimmg), alla luce dei “dati della rete della Fimmg Roma nella regione Lazio, dove i numeri del Covid stanno risalendo in modo importante, con rischi reali per le persone anziane e debilitate, al punto che la federazione – si legge in una nota – ha già inviato un avviso ai medici di famiglia con le misure da intraprendere, non ultima quella di attivare, negli studi dove siano state allentate, le misure di protezione come mascherine e distanziamenti, fornendo le regole di approccio e le informazioni sui comportamenti da tenere per evitare il contagio alle persone deboli”.

I rischi dello smantellamento delle misure di protezione

“La patologia influenzale ha lasciato la via ad un ritorno importante della malattia Covid, che ha circolato per tutto l'inverno e poi in background nei mesi successivi”, dichiara Maria Corongiuinfettivologo e presidente della Fimmg Roma. “Aspettiamo di scoprire quale variante sta circolando in Italia, dopo che la variante KP.3 negli Usa ha già preso il sopravvento”, aggiunge l'esperto. “Ma il problema maggiore – preciso – è che sono state smantellate tutte le misure di prevenzione e di controllo, il monitoraggio dei tamponi è stato interrotto, e quindi il rischio di contagio per le persone anziane e fragili è elevatissimo. Non ultimo” tra i fattori che lo preoccupano, Corongiu ricorda “la caduta dell'obbligo delle protezioni individuali negli ospedali dal 30 giugno”.

Boom di infezioni anche a Milano

Anche da Milano arriva la conferma di questa mini-ondata estiva: “Stiamo rilevando un aumento dei casi di sindromi simil-influenzali che si possono ricondurre al Covid”. Ma “non tutti i pazienti si vogliono sottoporre al tampone, perché per noi” medici di famiglia “diventa molto difficile fare la diagnosi differenziale. Le persone ricordano ancora quando si faceva il test e si doveva chiudere in isolamento in casa, non considerano o non hanno capito che invece adesso con le dovute precauzioni si può uscire, perché diventa molto difficile. Ma di forme simil-influenzali ce ne sono e ce ne sono di più di quelle che vediamo di solito in questa stagione nei nostri studi”.



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