Istruzione

La scuola fa scudo contro la violenza, docenti salvano una piccola alunna: “Papà picchia mamma”. I racconti di una bambina e l'intuizione delle maestre, così è partita l'inchiesta – Orizzonte Scuola Notizie


Un'aula di tribunale a Cuneo diventa teatro di una storia di violenza domestica, dove a dare voce al silenzio è una bambina di soli otto anni. La piccola Emma, ​​questo il nome di fantasia per tutelarne l'identità, ha trovato il coraggio di confidare alle sue maestre le violenze subite dalla madre da parte del padre.

Un disagio, quello di Emma, ​​manifestatosi attraverso la reticenza ad andare a scuola, il timore di lasciare la madre sola con il padre e la costante preoccupazione per la sua incolumità. Le insegnanti, attenti e sensibili, hanno raccolto i suoi racconti, fatti di liti violente, urla e aggressioni fisiche. Un episodio in particolare ha scosso profondamente la piccola: il padre avrebbe lanciato le chiavi dell'auto nel cortile, inveendo contro la madre e gettandole addosso una sedia.

Come segnala Pagina dei fan, che ricostruisce la vicenda sul proprio sito, le insegnanti hanno subito attivato le procedure previste in questi casi, segnalando la situazione alle autorità competenti. La madre, inizialmente restia ad accusare il marito, ha poi confermato le violenze, spiegando il suo silenzio con la paura di ritorsioni.

Il Pubblico Ministero, durante la requisitoria, ha sottolineato la genuinità del disagio di Emma, ​​rimarcando come la bambina non abbia mai espresso giudizi negativi sull'affetto provato per entrambi i genitori, ma ho semplicemente descritto una situazione familiare insostenibile.

Il processo si è concluso con la richiesta di condanna a tre anni e tre mesi di carcere per l'uomo. La storia di Emma, ​​purtroppo non un caso isolato, ci ricorda l'importanza della scuola come luogo sicuro e protettivo, dove i bambini possono trovare ascolto e supporto in situazioni difficili.

La sensibilità e la prontezza di intervento delle insegnanti sono stati fondamentali per sottrarre Emma a un contesto familiare tossico e permetterle di iniziare un percorso di protezione e di recupero.



Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *