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“Terremoti Campi Flegrei? Non sottovalutiamoli”/ Carlo Doglioni (Ingv): “Dobbiamo prepararci”


Si parla delle scosse di terremoto ai Campi Flegreistamane a Uno Mattina Estate, alla luce del movimento tellurico di oggi di magnitudo 3.6 gradi sulla scala Richter. Nello studio vi era Carlo Doglioni, numero uno dell'Ingv, l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che ha spiegato: “Ormai sono diversi mesi che abbiamo questo sollevamento nell'area flegrea, quindi finchè esiste questo movimento verso l'alto che è legato alla spinta del vulcano sottostante io Campi Flegrei questa sismicicità continuerà. Abbiamo avuto il 20 maggio – ha continuato Carlo Doglioni – questo evento energetico di magnitudo 4.4 e inevitabilmente questo movimento e questa sismicità continuerà”.

“E' un'area vulcanica, è una sismicità legata al vulcano stesso dei Campi Flegrei”. In collegamento anche il direttore della protezione civile della Campania, Italo Giulivo, che in merito alla scossa di terremoto odierna ha spiegato: “Non ci sono stati danni, siamo in contatto con la prefettura, il comune di Pozzuoli, Bacoli, Napoli, 118, polizia e carabinieri e dal territorio non vi sono segnalazioni di danni”.

CARLO DOGLIONI, LE SCOSSE DI TERREMOTO AI CAMPI FLEGREI E LE ESERCITAZIONI

Nell'area dei Campi Flegrei vivono più di 500mila persone fra abitazioni e aziende, ma nonostante il rischio, la paura e il panico, l'ultima esercitazione di evacuazione è stata molto bassa, così come testimoniato anche da un servizio di Uno Mattina Estate. “Non è il terremoto è bradisismo”, commenta un residente della zona, quasi a giustificare questa “assenza”. Un altro aggiunge: “Quando sento queste scosse sto un po' in ansia poi dopo un po' mi calma”.

E ancora: “E' stato proprio un flop”, mentre un altro fa notare: “Se tutti in 30mila avevamo partecipato avrebbero dovuto fare una evacuazione durante la prova di evacuazione”. Il direttore Italo Giuliano ha commentato: “Dobbiamo fare ancora di più e meglio per sensibilizzare i cittadini su questo rischio che esiste in quell'area e con cui bisogna frequentarsi. I cittadini provenivano in quel territorio da una crisi bradisismica reale che li aveva provati e forse aver fatto un'esercitazione forse ha distratto qualcuno rispetto alla reale importanza. Il codice di protezione civile ha sancito il ruolo della cittadinanza attiva, bisogna partecipare alle esercitazioni per avere più controllo delle reazioni in caso reale”.

CARLO DOGLIONI: “SERVIRE UN CAMBIAMENTO CULTURALE”

Il presidente dell'Ingv Carlo Doglioni ha quindi ripreso la parola ricordando: “Quello ai Campi Flegrei non è un vero e proprio supervulcano è comunque un vulcano chiaramente attivo. Le esercitazioni? E' una questione culturale, dobbiamo essere consapevoli che durante le esercitazioni si trasmette memoria e ricordo del fatto che i terremoti torneranno e torneranno le eruzioni, c'è bisogno di un salto di qualità da parte di tutti, anche i media devono continuamente ricordarci anche nei periodi di pace che i terremoti torneranno”.

“Sono 8 anni – ha proseguito Carlo Doglioni – che in Italia non c'è un terremoto importante ma normalmente ce ne sono 25 ogni secolo quindi torneranno ed è in questi periodi di calma in cui dobbiamo prepararci, rendere le nostre case più sicure e sottovalutare la simicità del bradisismo è un errore visto che anche nei Campi Flegrei potrebbero esservi delle magnitudo ben superiori alla media”.

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