Cinema

Viggo Mortensen critica l'avidità di Amazon in tema di streaming e parla del basso livello della critica cinematografica


Abbiamo già citato ieri il profilo che Vanity Fair ha dedicato a Viggo Mortensen in relazione a quello che la star ha detto circa il non aver più preso parte a un qualche franchising dopo la trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson.

Nella stessa chiacchierata, Viggo Mortensen ha avuto anche modo di criticare la scelta fatta da Amazon di non portare nelle sale Tredici Viteil film di Ron Howard basato sull'incidente della grotta di Tham Luanged esplicitato quello che è il suo parere sull'attuale stato della critica cinematografica.

Una scelta vergognosa dettata dall'avidità

Parlando di 13 Vite e della release in streaming volutamente da Amazon, Viggo Mortensen dice che “era veramente buon film” che la MGM intendeva portare nelle sale, specie dopo alcuni test screening molto positivi.

Poi però:

Amazon ha acquisito MGM, inizialmente ha promesso di rispettare l'accordo che MGM aveva fatto con Ron Howard, e poi sono tornati sui loro passi. In pratica, hai visto quel film per una settimana nei cinema a Chicago, New York e Los Angeles, Londra, e basta. Poi è arrivato lo streaming, che ho trovato veramente triste. È un film girato veramente bene. Hanno tutte le loro scuse per spiegare perché hanno fatto quello, ma alla fine è una questione di avidità. Quanti soldi ti servono? Penso che Amazon avrebbe potuto tranquillamente rispettare l'accordo, come avevano detto che avrebbero fatto, distribuirlo nei cinema e lasciarlo fare il suo percorso. Poi avrebbero potuto anche guadagnare dallo streaming. Ma hanno pensato che sarebbe stato più conveniente – cioè, avrebbero guadagnato di più – se non si fossero preoccupati di spendere soldi per promuoverlo e metterlo nel cinema e condividere quei soldi con il cinema.. Questo è il punto. Per me, è avidità.

Parlando del regista della pellicola aggiunge:

Per un uomo con una carriera così illustre come Ron Howard, che ha fatto guadagnare così tanto agli studi cinematografici, la cui importanza è riconosciuta storicamente da tempo… fare una cosa del genere a uno come lui è sconvolgente. È una persona molto gentile, quindi non è andato in giro a lamentarsi, ma sono felice di farlo io per lui. Non parlo per lui, parlo solo per me stesso. Penso che sia stato vergognoso quello che hanno fatto.

Il basso livello della critica cinematografica

Ragionando sullo stato della critica cinematografica attuale si afferma poi:

In termini di recensori che hanno una qualche comprensione della storia del cinema, di come vengono fatti i film… il livello è veramente basso. Ci sono alcuni buoni recensori, alcune conversazioni eccezionali davvero interessanti da parte dei giornalisti in termini delle loro reazioni ai film, ma non è nulla di. Come regista, certamente come regista-produttore, ci faccio attenzione. Per me conta di più, molto di più che come attore, perché il destino del film, se verrà distribuito bene, se verrà visto nei cinema, dipende molto da come viene ricevuto dalla critica.

Che ne pensate delle parole di Viggo Mortensen? Lasciate un commento e seguiteci anche su Tic toc!

FONTE: Fiera della vanità

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