Istruzione

Addestramento o formazione? Lettera – Orizzonte Scuola Notizie


Inviata da Enrico Fortunato Maranzana- L'evoluzione delle scienze dell'organizzazione si è caratterizzata per la distinzione e per l'interazione dei processi finalizzati all'ottimizzazione del prodotto e quelli relativi alle fasi operative. Originariamente l'attenzione era principalmente rivolta alla realizzazione dell'output di sistema, ritenuta cruciale per il successo aziendale.

Tuttavia la risposta del mercato ha evidenziato la necessità di integrare le politiche tradizionali sul prodotto con quelle relative ai processi.

Questo cambiamento ha fatto risaltare l'importanza del controllo sull'efficienza e sull'efficacia dei processi necessari alla realizzazione dei prodotti. L'integrazione delle politiche sui prodotti con quelle sui processi è ineludibile.

Considerando questa premessa e proiettandola sulla scuola, emerge l'inadeguatezza delle strategie del ministero dell'istruzione e del merito, ancorate alla politica sul prodotto. Ecco il pensiero ricorrente del ministro Valditara “Noi abbiamo previsto che professionisti, dirigenti, manager e imprenditori possano insegnare nelle scuole laddove manchino delle specializzazioni. Abbiamo anche investito sull'apprendistato formativo». Indirizzo rinforzato dalla banalizzazione delle soft skill che il ministro inquadra nel solo ambito aziendale: “Capacità di organizzare il proprio lavoro, di lavorare in squadra, la puntualità”.

Eppure la strada maestra è chiaramente segnata: i ministri sono organi esecutivi dello Stato; l'attuazione della volontà del parlamento e il monitoraggio del suo sviluppo sono tra le loro responsabilità principali.

Si trascrivono quattro provvedimenti che danno indicazioni corrette sui processi educativi:

DLgs 297/94 – il problema formativo, definito sotto forma di competenze, rappresenta il traguardo delle singole scuole. E' scomposto in sottoproblemi, il primo dei quali è quello educativo. E' necessario precisare, stabilire e valutare le capacità che le competenze presuppongono. Il successivo raffinamento porta al problema dell'istruzione, che consiste nell'adattare gli obiettivi educativi alla realtà delle singole classi. Completa la scomposizione l'attività dei singoli docenti, che oltre a preparare materiali per offrire una corretta immagine della disciplina di appartenenza, mira allo sviluppo delle capacità individuate insieme ai colleghi.

DPR 275/99 – La progettualità, che consiste nella definizione chiara dei traguardi e nella capitalizzazione del loro scostamento dai risultati ottenuti, deve essere il metodo di lavoro prevalente dei lavoratori della scuola.

DLgs 150/09 – Le attività di governo delle scuole competono agli organismi collegiali. Il dirigente scolastico, che ha funzioni amministrative, redige le convocazioni degli organi di governo per vincolarli al loro mandato costitutivo. Legge 12/20 – Ribadisce la strumentalità delle conoscenze e delle abilità rispetto ai traguardi di sistema, da esprimere sotto forma di capacità e di competenze.



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