Cinema

My Spy: The Eternal City, la recensione


La recensione di My Spy: la Città Eterna, il sequel del film con Dave Bautista stavolta in Italia, disponibile su Prime Video

Sono passati quattro anni, una pandemia e uno sciopero, e così in questo seguito di La mia spia Chloe Coleman è cresciuta. Molto cresciuta. Stavolta, Dave Bautista, agente della CIA che nel film precedente le ha insegnato come diventare una spia, deve affrontare i problemi tipici di un genitore di adolescente. Anche se poi non è suo padre, ma questo non è il tipo di film in cui stare a sindacare troppo. Siamo nel territorio della fatina dei denti di The Rock, degli Bambini spia o del poliziotto alle elementari di Schwarzenegger: eroe d'azione più bambini (possibilmente anche loro d'azione). E soprattutto, questo è quel tipo di film in cui i bambini menano gli adulti con le arti marziali, in trasferta in Italia tra Venezia, Roma e il Vaticano per cantare per il Papa. Tutto insieme.

In un film così come prima cosa occorre accettare le premesse, e non solo quelle della tram…



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