Istruzione

La scuola in Corea del Sud ostaggio di studenti violenti e genitori iperprotettivi: ondata di suicidi tra i docenti – Orizzonte Scuola Notizie


Un video sconcertante, diffuso dal sindacato degli insegnanti, mostra un bambino che insulta e picchia il suo vicepresidente in una scuola elementare sudcoreana. L'episodio, purtroppo, non è un caso isolato.

Come segnala La Stampa, in Corea del Sud, gli insegnanti sono sempre più spesso vittime di abusi fisici e verbali da parte degli studenti, spesso sostenuti dai genitori. Il clima di violenza e impunità ha contribuito a creare un'ondata di suicidi tra gli insegnanti. Negli ultimi sei anni, oltre 100 docenti si sono tolti la vita, spinti dalla pressione, dallo stress e dalla paura di ritorsioni.

La miccia che ha fatto esplodere la protesta è stato il suicidio di una giovane maestra di scuola elementare a Seul, vittima di mesi di molestie da parte dei genitori. La tragedia ha scatenato manifestazioni in tutto il paese, con gli insegnanti che chiedono maggiore tutela e il rispetto della loro professionalità.

Al centro delle proteste c'è la legge sulla tutela dei minori, considerata troppo sbilanciata a favore degli studenti. La norma prevede la sospensione automatica dell'insegnante in caso di accuse di abuso, anche se infondate. Il sistema, secondo i sindacati, espone i docenti a denunciare strumentali da parte di genitori iperprotettivi, pronti a difendere i figli anche di fronte a comportamenti inaccettabili.

Il governo ha promesso di intervenire, modificando la legge e introducendo misure per proteggere gli insegnanti da abusi e denunciare pretestuose. Tra le novità, la possibilità di allontanare gli studenti violenti dalle classi, la registrazione delle telefonate con i genitori e l'installazione di telecamere nelle sale riunioni.

Nonostante gli sforzi del governo, la situazione nelle scuole sudcoreane rimane critica. Un sondaggio ha rivelato che la maggior parte degli insegnanti non ha notato miglioramenti significativi e molti di loro continuano a pensare di lasciare la professione



Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *