News

L’occupazione israeliana dei Territori palestinesi è illegale: la dice la Corte di giustizia Onu


Mezzi militari israeliani nel campo di Nur Shams, a Tulkarem, Cisgiordania (foto Reuters).

L'occupazione dei Territori palestinesi da parte di Israele è illegale e deve terminare. Lo ha stabilito la Corte internazionale di giustizia (Icj)nota anche come Tribunale internazionale dell'Aia, il principale organo giudiziario delle Nazioni unite deputato a dirimere le controversie tra gli Stati.

«Lo Stato di Israele ha l'obbligo di porre fine alla sua presenza illegale nei Territori palestinesi occupati il ​​più rapidamente possibile, di cessare immediatamente tutte le nuove attività di insediamentodi evacuare tutti i coloni e di risarcire i danni arrecati», affermano i 15 giudici della Corte – presieduta dal magistrato Nawaf Salamdiplomatico e giurista libanese eletto alla guida della Corte a febbraio del 2024 – nel “parere consultivo” in risposta alle richieste presentate nel 2022 da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite in merito alla presenza israeliana nei Territori palestinesi e alle politiche israeliane nei confronti dei palestinesi.

A mio parere, i giudici della Corte affermano che Israele viola il diritto internazionale acquisendo territori con la forza e impedendo il diritto dei palestinesi all'autodeterminazione. E indicano una lunga serie di politiche messe in campo da Israele, fra le quali l'espansione degli insediamenti in Cisgiordania ea Gersusalemme Est, l'uso delle risorse naturali dell'area, pratiche discriminatorie contro i palestinesi.

IOIsraele conquistò la Cisgiordania e Gerusalemme Est (prese alla Giordania), la Striscia di Gaza e la penisola del Sinai (prese all'Egitto), le alture del Golan (prese alla Siria) con la terza guerra arabo-israeliana del 1967 (la guerra dei sei giorni). La risoluzione 242 delle Nazioni Unite (del 1967) ha richiesto la restituzione incondizionata di questi territori, che però non è mai avvenuta. A seguito degli accordi di Oslo del 1993 la Cisgiordania è passata all'Autorità nazionale palestinese, ma Israele ha mantenuto gli insediamenti e ha continuato a costruirne di nuovi. Nel 2005 le Forze di difesa (Idf) israeliane si sono ritorate da Gaza, ma ha continuato a mantenere l'embargo all'ingresso di persone e beni materiali.

Soddisfazione per il parere della Corte è stata espressa dall'ambasciatore della Palestina all'Onu Ryad Mansour, che ha definito questa decisione un passo importante verso la fine dell'occupazione e l'affermazione del diritto dei palestinesi ad autodeterminarsi e ad avere un loro Stato.

Il “parere consultivo” della Corte internazionale di giustizia è stato fortemente critico dal premier israeliano Benyamin Netanyhau, che ha dichiarato: «Il popolo ebraico non è conquistatore nella propria terra, né nella nostra eterna capitale Gerusalemme, né nella terra dei nostri antenati in Giudea e Samaria». E ha aggiunto: «Nessuna falsa decisione dell'Aja distorcerà questa verità storica, così come non si può contestare la legalità dell'insediamento israeliano in tutti i territori della nostra patria».

Il parere espresso dalla Corte non ha effetti vincolanti, ma ha comunque un alto valore politico. In 57 anni da quando è cominciata l'occupazione israeliana dei territori palestinesi, si tratta della prima volta che la ICJ esprime una posizione su tale questione.

(Nella foto Reuters in alto: il giudice Nawaf Salam)





Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *