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Studente di Medicina: “Prendo 23 e mi sento un fallito”. Il prof Monda: “Qualsiasi voto certifica il superamento dell'esame” – Orizzonte Scuola Notizie


Il mondo della facoltà di Medicina è spesso visto come un'oasi di perfezione, dove solo i voti alti sono accettabili. Una pressione che può diventare insostenibile, come dimostra lo sfogo di uno studente al primo anno su Reddit, come si legge su Skuola.net

“Oggi ho dato un esame in cui solitamente danno votoni: ho preso 23”, scrive il ragazzo. Un voto che per molti sarebbe un successo, ma che a Medicina assume un sapore diverso. “La prof mi ha chiesto: 'Sicuro che non vuoi rifarlo, sarai un medico?'. È già il secondo esame in cui mi sento dire: 'Ma è preparato?'”.

La domanda, apparentemente innocua, nasconde un pregiudizio diffuso: chi si affiderebbe a un medico con voti bassi? Una pressione che rischia di schiacciare gli studenti, come racconta il ragazzo: “Non ce la faccio più, torno a casa più stanco e vuoto di prima. Ho perso la passione, studio ore al giorno ei risultati non si vedono. Mi sento un fallito”.

Il suo sfogo ha scatenato una valanga di commenti di altri studenti, molti dei quali hanno condiviso esperienze simili. C'è chi lo invita a non mollare, a trovare il proprio metodo di studio ea fregarsene dei professori. “L'importante è passare l'esame e avere la consapevolezza di sapere la materia”, scrive un utente.

Altri mettono in discussione l'equazione “voto alto = buona preparazione”. “Un voto alto significa solo che hai detto al prof ciò che voleva sentire dire”commenta un ragazzo. Insomma, la bravura di un medico non si misura solo con i voti universitari.

Tra i commenti emerge anche un fondo di pragmatismo: “Ricorda, 18 e 30 non fanno una laurea, ma 30 e 18 sì”. Un modo per dire che, alla fine, l'importante è laurearsi, anche senza la lode.

La storia di questo studente ci ricorda che la pressione per il voto perfetto può avere conseguenze devastanti sulla salute mentale dei ragazzi. Un problema che non riguarda solo Medicina, ma che in questo campo assume contorni ancora più preoccupanti, visto che il futuro medico si troverà a gestire la vita delle persone.

Il prof Monda: “Qualsiasi voto certifica il superamento dell'esame”

“Il voto (da 18 a 30 e lode) non è altro che un'accessoria graduazione, assegnata solo successivamente al pieno e completo superamento dell'esame” commenta alla nostra redazione il prof. Marcellino Monda, Presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia di Napoli dell'Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.

“Qualsiasi voto certifica inequivocabilmente che è stata appurata da parte della commissione esaminatrice il raggiungimento di un'idonea preparazione da parte dell'esame riguardo alla conoscenza dei contenuti essenziali e indispensabili della disciplina oggetto di esame” conclude il docente.



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