Istruzione

“Genitori assenti e social tossici: così i ragazzi non imparano il rispetto”. L'affondo della psicologa Boniolo: “Manca educazione al rispetto e all'empatia” – Orizzonte Scuola Notizie


Il bullismo non è un semplice atto di prevaricazione, ma un sintomo di un malessere più profondo che affligge le nuove generazioni. A sostenerlo è Federica Boniolo, psicologa scolastica intervistata da Il Gazzettino, che individua nella carente educazione alle relazioni la radice del problema.

“I ragazzi non sono cattivi per natura”, spiega Boniolo, “ma spesso arrivano a scuola impreparati a gestire le proprie emozioni ea relazionarsi con gli altri in modo sano e rispettoso”. La frustrazione, la noia e la ricerca di una propria identità, tipica dell'età adolescenziale, sfociano in comportamenti aggressivi e violenti, amplificati dalla pressione del gruppo e da modelli negativi proposti dai social media.

La colpa, però, non è solo dei ragazzi. Boniolo punta il dito contro una generazione di genitori spesso assente o incapace di fornire ai figli gli strumenti necessari per affrontare le sfide emotive e relazionali. “Manca un'educazione al rispetto, all'empatia, alla capacità di comprendere e gestire i propri sentimenti”afferma la psicologa.

Anche i social media, con la loro carica di violenza gratuita e modelli di successo effimeri, contribuiscono ad alimentare un immaginario distorto e pericoloso. I ragazzi, bombardati da immagini di vite apparentemente perfette, faticano a distinguere la realtà dalla finzione e cercano di emulare modelli sbagliati.

La soluzione? Per Boniolo è necessario un cambio di rotta immediato. Serve un'azione congiunta di famiglie e scuola per insegnare ai ragazzi il valore del rispetto, dell'ascolto e dell'empatia. Solo così sarà possibile costruire una società più giusta e solidale, dove la violenza non avrà più spazio.



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