Istruzione

Centinaia di docenti precari attendono ancora gli stipendi di maggio e giugno. Il Ministero rassicura: “Pagamenti in arrivo con la prossima emissione”. – Orizzonte Scuola Notizie


L'estate, tempo di vacanze e relax per molti, si sta trasformando in un periodo di ansia e preoccupazione per centinaia di docenti precari che ancora non hanno ricevuto gli stipendi di maggio e giugno.

Un problema, quello dei ritardi nei pagamenti dei supplenti brevi, che si ripresenta puntualmente, creando disagi e incertezza in chi, con passione e dedizione, si dedica all'insegnamento.

Le testimonianze raccolte da Il Fatto Quotidiano, dipingono un quadro desolante: docenti che, nonostante abbiano lavorato regolarmente, si trovano a dover fare i conti con l'assenza di retribuzione da mesi. Una situazione insostenibile, che mette a dura prova la pazienza e la resistenza di chi, spesso, deve far fronte a spese familiari e impegni economici.

Le ragioni dei ritardi, secondo quanto dichiarato dal Ministero dell'Istruzione e del Merito, sarebbero da attribuire a variazioni giuridiche e burocratiche legate alla gestione delle supplenze brevi. Variazioni che avrebbero comportato un allungamento dei tempi di elaborazione dei compensi.

Tuttavia, il Ministero rassicura i docenti precari, assicurando che i pagamenti degli stipendi arretrati saranno effettuati con la prossima emissione, grazie anche allo stanziamento di risorse aggiuntive da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Nonostante le rassicurazioni, il malcontento tra i docenti precari rimane elevato. La richiesta, ribadita a gran voce, è quella di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni verso una categoria professionale che, pur essendo fondamentale per il sistema scolastico, si trova spesso a dover affrontare situazioni di precarietà e incertezza.

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