Kamala Harris punta su aborto e stretta sulle armi, paragona Trump a truffatori e predatori sessuali. Lo slogan: una risposta al “fight fight fight”
“Uniti non c’è niente che non possiamo fare, lo dimostrerò ogni giorno della mia presidenza”. Lo ha scritto sui social Joe Biden il giorno dopo la sua rinuncia alla corsa per un secondo mandato da presidente. Ma il candidato repubblicano Donald Trump ironizza: “Si è dimenticato di aver mollato”. Intanto, per Kamala Harris, candidata alla presidenza per i democratici, sta incassando donazioni record per la sua campagna.Si allunga la lista dei potenziali sfidanti che proclamano il loro appoggio ad Harris: la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer sarà co-leader della campagna della vice di Biden. E per lei arriva anche l’endorsement di Nancy Pelosi, la potente ex Speaker della Camera, La direttrice del Secret Service è stata ascoltata dalla commissione di inchiesta del Congresso e ha ammesso: “Sull’attentato a Trump abbiamo fallito”.
Harris non sarà al Congresso per discorso Netanyahu
La vicepresidente Kamala Harris non sarà presente in Senato quando il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parlerà nel corso di una seduta congiunta del Congresso mercoledì pomeriggio. Lo scrive il Washington Post. Secondo quanto riferisce Politico, Harris avrà un incontro bilaterale separato con il primo ministro israeliano questa settimana alla Casa Bianca. Harris doveva partecipare a un evento della confraternita Zeta Phi Beta a Indianapolis prima che venisse fissata la data del discorso del primo ministro israeliano.
Harris lancia lo slogan “Quando lottiamo, vinciamo”
“Quando lottiamo, vinciamo”. Lo ha detto Kamala Harris, parlando nel suo quartier generale della campagna a Wilmington, Delaware, lanciando quello che potrebbe diventare uno dei suoi slogan elettorali in contrapposizione al “fight fight fight”, lotta lotta lotta, lanciato da Donald Trump subito dopo essere sopravvissuto a un attentato dieci giorni fa.
Harris: “Al centro della campagna aborto e stretta sulle armi”
Nel suo primo evento elettorale dopo il ritiro di Joe Biden, Kamala Harris ha promesso di mettere al centro della sua campagna i diritti riproduttivi, a partire dall’aborto, e la stretta sulle armi, con controlli universali sugli acquirenti, leggi ‘red flag’ (contro le persone ritenute pericolose) e il bando delle armi d’assalto.
Harris paragona Trump a truffatori e predatori sessuali
“Conosco il tipo Donald Trump”: lo ha detto Kamala Harris parlando nel suo ‘nuovo’ quartier generale, ricordando la sua esperienza come procuratrice che ha messo sotto accusa truffatori e predatori sessuali. “Voglio guadagnarmi la nomination e vincere”, ha detto, riconoscendo “le montagna russe” della campagna, ha ma ribadito la convinzione di battere Trump.
Harris: “Abbiamo ancora 106 giorni, vinceremo”
“Abbiamo ancora 106 giorni davanti e vinceremo”: lo ha detto Kamala Harris parlando nel suo ‘nuovo’ quartier generale a Wilmington nel suo primo evento elettorale dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa. Un intervento seguito in video call da Joe Biden. Jen O’Malley Dillon e Julie Chavez resteranno alla guida della campagna di Harris, dopo aver condotto quella di Biden: lo ha annunciato la candidata.
Biden: “Continuo a lavorare per mettere fine a guerra a Gaza. Farò qualunque cosa per Harris”
“Continuiamo a lavorare per mettere fine alla guerra a Gaza”: così Joe Biden in una telefonata al quartier generale campagna dove è arrivata Kamala Harris. Il presidente ha promesso che farà “qualunque cosa Kamala Harris voglia da me” o che “ha bisogno che io faccia”, suggerendo che farà campagna per lei.
Cnn: i leader dem di Camera e Senato annunceranno a breve il sostegno a Harris
Il leader della maggioranza democratica al Congresso Chuck Schumer e il leader della minoranza alla Camera Hakeem Jeffries annunceranno oggi il loro endorsement per Kamala Harris. Lo riferisce la Cnn, citando diverse fonti a conoscenza della decisione.
La popstar Charli XCX annuncia il suo sostegno ad Harris e la definisce “Brat” come il suo album. La campagna della vicepresidente cambia il suo logo su “X” in onore della cantante
All’indomani della rinuncia di Joe Biden, la vicepresidente Kamala Harris ha ricevuto un importante endorsement da parte della popstar inglese Charli XCX, che ormai da qualche anno risiede negli Usa e che l’ha incoronata come la regina della Brat summer con un semplice “Kamala è brat”, dal nome del suo sesto album (il termine brat è stato definito da alcuni critici pop come un rifiuto dell’estetica della “ragazza pulita” in nome della schiettezza). Un gancio lanciato alla platea dei giovani. In tutta risposta la pagina X della vicepresidente ha cambiato il proprio banner con la scritta ‘Kamala HQ’ con la grafica di Brat sullo sfondo verde acido, lo stesso della copertina dell’ultimo album BRAT della cantante. Nel giro di poche ore, il tweet della popstar ha ricevuto più di 10 milioni di visualizzazioni, e oltre 200 mila like. Da domenica sta diventando anche virale il remix di un celebre discorso della Harris unito a diversi pezzi dell’album di Charli. Il discorso risale al maggio 2023 e Kamala pronuncia la ormai iconica frase: “Pensi di esser caduto da un albero di cocco?”, richiamando quella detta da sua madre: “Ci diceva ‘non capisco cosa c’è che non va con voi ragazzi. Pensate di essere caduti da un albero di cocco? Nessuno di noi vive isolato. Tutto è contesto”.
Il messaggio di Pelosi per sostenere Kamala: “Ho piena fiducia che ci porterà alla vittoria”
“Oggi, è con immenso orgoglio e illimitato ottimismo per il futuro del nostro Paese che sostengo la vicepresidente Kamala Harris per la presidenza degli Stati Uniti”, si legge nella nota dell’ex speaker della Camera. “Il mio sostegno entusiasta a Kamala Harris come Presidente è ufficiale, personale e politico. “Ufficialmente, ho visto la forza e il coraggio di Kamala Harris come paladina delle famiglie lavoratrici, in particolare nella lotta per il diritto di scelta delle donne. Personalmente, conosco Kamala Harris da decenni come persona radicata in valori forti, nella fede e nell’impegno al servizio pubblico. Dal punto di vista politico, non commettete errori: Kamala Harris come donna in politica è brillantemente astuta – e ho piena fiducia che ci porterà alla vittoria a novembre”.
Gretchen Whitmer sarà copresidente della campagna di Kamala Harris. Esce dalla lista dei potenziali sfidanti
La governatrice del Michigan Gretchen Whitmer servirà come co-presidente della campagna di Kamala Harris, cui ha già dato il suo endorsement uscendo dalla lista dei potenziali sfidanti. Lo ha annunciato lei stessa su X.
Il presidente del Messico: “Il ritiro di Biden una decisione sovrana”
Dopo l’annuncio del ritiro del presidente degli Usa, Joe Biden, dalla corsa presidenziale, il presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, ha assicurato che si tratta di una decisione sovrana che sarà risolta nel Partito Democratico. “Continueremo a cercare di mantenere un buon rapporto con il governo degli Stati Uniti”, ha aggiunto nella sua conferenza mattutina a Palazzo Nazionale. Biden “ha ottenuto ottimi risultati in campo economico e ha saputo affrontare con efficacia, efficienza e una buona strategia le difficoltà sorte a causa della pandemia e la crisi provocata dalla guerra tra Russia e Ucraina”, ha affermato il capo dell’esecutivo.
Kamala Harris ipoteca la candidatura: i principali rivali la sostengono
Kamala Harris sembra aver già ipotecato la nomination per la Casa Bianca, evitando con ogni probabilità anche le mini primarie. Tutti i suoi principali potenziali sfidanti infatti le hanno già dato l’endorsement, compresi i governatori di California, Michigan, Pennsylvania, Illinois, Minnesota, Wisconsin e Kentucky. Harris ha anche il sostegno di Biden e dei Clinton. Manca quello pubblico degli Obama e dei leader dem del Congresso.
Gentiloni: “La vittoria di Trump sarebbe una difficoltà per l’Ue”
“Se vincesse Trump sarebbe una difficoltà per l’Unione europea. In primis, per la vicenda della guerra in Europa. Zelensky ha fatto bene a stabilire un rapporto con Trump nell’eventualità in cui diventi presidente. L’idea della pace in 24 ore certo non fa ben sperare dal punto di vista dell’Ucraina. L’altra questione è l’indurimento delle relazioni commerciali con l’Europa”. Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici e monetari Paolo Gentiloni alla presentazione del libro “La quarta via” alla Camera.
Kamala Harris: “Oggi andrò nel Delaware per salutare lo staff della campagna elettorale”
“È il primo giorno intero della nostra campagna, quindi più tardi andrò a Wilmington, nel Delaware, per salutare il nostro staff nel quartier generale. Mancano 105 giorni. Insieme, vinceremo”. Lo ha scritto su X la vice presidente degli Stati Uniti Kamala Harris, annunciando il suo viaggio nel Delaware, dove si trova Joe Biden, all’indomani del ritiro del presidente dalla corsa alla Casa Bianca. Stando all’agenda diffusa dalla Casa Bianca, Harris partirà nel primo pomeriggio, ora di Washington, per Wilmington, la città di Biden, per partecipare ad un evento della campagna elettorale.
Hillary Clinton lancia raccolta fondi per Kamala Harris
Hillary Clinton lancia su X la raccolta fondi per la campagna della vicepresidente Harris. “Conosco Kamala Harris da molto tempo. Questo brillante pubblico ministero perseguirà il caso contro il criminale condannato Donald Trump e l’agenda del Progetto 2025 per toglierci le nostre libertà. Ma non può farcela da sola. Diventa parte di questa storica campagna oggi stesso”, segue il link per le donazioni.
Kamala Harris: “Biden sta bene e in ripresa dal Covid”
“Il presidente Joe Biden si sente molto meglio e si sta riprendendo velocemente dal Covid”: lo ha detto Kamala Harris parlando alla Casa Bianca in un evento pubblico per la prima volta dopo il ritiro di Biden dalla corsa presidenziale.
Biden: “Uniti non c’è niente che non possiamo fare”
“Siamo gli Stati Uniti d’America: non c’èniente che non possiamo fare se lo facciamo insieme. Dobbiamo solo ricordare chi siamo”, lo scrive su X il presidente Usa Joe Biden. “Ho dedicato la mia presidenza a dimostrarlo e continuerà a farlo oggi, domani e ogni giorno in cui avrò l’onore di essere il vostro presidente”.
Pence: “Da Biden decisione giusta”
“Joe Biden ha preso la decisione giusta per il nostro Paese, lo ringrazio per aver messo gli interessi della nostra nazione davanti ai propri”. In contrasto con i toni e gli attacchi di Donald Trump ed altri esponenti repubblicani, l’ex vice presidente Mike Pence ha parole di apprezzamento per la decisione del presidente democratico di rinunciare alla corsa per la Casa Bianca, e sfrutta l’occasione per un appello per un ritorno, dopo una settimana di sconvolgimenti eccezionali, a una campagna più calma.
Trump attacca Biden: “Non ricorda di aver mollato”
“Èun nuovo giorno e Joe Biden non ricorda di aver abbandonato la corsa ieri!” ha scritto Donald Trump sul suo sito di social media, Truth Social.
Starmer rende omaggio a Biden: “Lascia una Nato più forte”
Il premier laburista britannico Keir Stramer ha elogiato oggi in Parlamento il presidente americano Joe Biden, all’indomani dell’annuncio del suo abbandono della corsa per la Casa Bianca a novembre, riconoscendogli come un merito quello d’aver contribuito durante il suo mandato a rendere la Nato “più forte”.
Intervenendo alla Camera dei Comuni, per riferire dell’esito del recente vertice dell’Alleanza Atlantica di Washington e poi di di quello della Comunità Politica Europea (Cpe) svoltosi a Blenheim Palace, presso Oxford, Starmer ha riaffermato la linea moderata del suo Labour di piena fedeltà alla Nato e di continuità nel sostegno britannico all’Ucraina contro la Russia. Quindi ha reso omaggio a Biden sul fronte della politica estera: “La sua presidenza sarà segnata da un’eredità che va ben al di là dell’America”, ha detto, citandone la “determinazione incrollabile a restare al fianco del popolo ucraino” e il ruolo svolto per “lasciare una Nato mai così forte da decenni”. Il premier laburista aveva già espresso nelle scorse ore “rispetto per la difficile decisione” di Joe Biden di rinunciare alla candidatura, mettendola in relazione con “gli interessi del popolo americano”. Sebbene ribadendo d’essere pronto a collaborare nel nome della “relazione speciale” fra Washington e Londra con qualunque presidente Usa verrà eletto e rifiutandosi di commentare la prospettiva di una candidatura di Kamala Harris come una questione al momento “interna al Partito democratico”.
I repubblicani pronti ai ricorsi contro il trasferimento dei fondi della campagna da Biden a Harris
Già poche ore prima dell’annuncio di Biden, il leader repubblicano, intervistato da Cnn, affermava che ci potrebbero essere ricorsi legali in diversi stati. “I democratici hanno un vero problema, ogni stato ha il suo sistema elettorale, questo è il nostro sistema costituzionale”, spiegava Johnson, parlando di “una reale difficoltà” cambiare il candidato. “Biden è stato scelto dopo un lungo processo democratico in cui 14 milioni di persone hanno partecipato alle primarie – continuava lo Speaker – sarebbe molto interessante vedere se il cosiddetto partito della democrazia di riunisce dietro le quinte, spinge un bottone e mette qualcun altro nel ticket”. “Biden non può trasferire i suoi soldi ad Harris perché sono stati raccolti sotto il suo nome e non c’è nessun meccanismo legale che assicura che siano stati raccolti insieme ad Harris prima che divenissero i candidati del partito”, afferma Charlie Spies, avvocato dei repubblicani specializzato in raccolta di fondi, sostenendo quindi che la mossa dei dem sarebbe stata lecita solo dopo il riconoscimento ufficiale durante la convention di Chicago del ticket Biden-Harris. In caso di ricorso presso la commissione federale, molto probabilmente la questione rimarrebbe bloccata dal momento che i suoi sei membri sono equamente divisi tra democratici e repubblicani, e molto probabilmente finirebbe di fronte ad un giudice. E questo potrebbe non essere l’unico ricorso legale contro la sostituzione di Joe Biden come candidato dalla Casa Bianca, come continua ad avvisare, o minacciare, lo Speaker repubblicano, Mike Johnson.
Altri cinque governatori appoggiano Kamala Harris
Altri cinque governatori democratici, alcuni dei quali considerati potenziali rivali di Kamala Harris, hanno appoggiato la vicepresidente degli Stati Uniti per sostituire Joe Biden come candidata alle elezioni di novembre. “Sono entusiasta di appoggiare Kamala Harris per la presidenza degli Stati Uniti”, ha dichiarato il governatore del Michigan Gretchen Whitmer in una dichiarazione congiunta con i governatori di Illinois, Minnesota e Wisconsin. Anche Wes Moore del Maryland ha appoggiato la candidatura della vicepresidente.
La governatrice del Michigan: “Entusiasta di sostenere Kamala Harris”
La governatrice del Michigan, Gretchen Whitner, si schiera a sostegno di Kamala Harris, che potrebbe diventare la candidata democratica alla Casa Bianca, dopo il ritiro di Joe Biden. In una nota, Whitner – indicata come una delle possibili candidata alla vice presidenza – ha scritto: “Oggi sono entusiasta di sostenere Kamala Harris per la presidenza degli Stati Uniti”.
Media: Kamala Harris ha già contattato tre potenziali vice
Kamala Harris ha già telefonato a tre dei suoi potenziale “running mate”: i governatori della Pennsylvania Josh Shapiro, del North Carolina Roy Cooper e del Kentucky Andrew Beshear. Lo riporta il Wall Street Journal. Tutti e tre hanno già dato il loro endorsement alla vice di Joe Biden. Shapiro e Cooper guidano due stati in bilico e, come Harris, sono stati attorney generale dei loro stati.
Kamala Harris incassa l’appoggio del governatore dell’Illinois Pritzke
Kamala Harris incassa l’endorsement di un altro potenziale sfidante per la Casa Bianca, che ora entra cosi’ nella lista dei suoi possibili vice:
il governatore dell’Illinois J.B. Pritzker. Lo riferiscono i media Usa.
Wall Street apre in positivo dopo la rinuncia di Biden
Wall Street apre in rialzo dopo il ritiro di Joe Biden. Il Dow Jones sale dello 0,28% a 40.403,75 punti, il Nasdaq avanza dell’1,04% a 17.910,49 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,66% a 5.541,70 punti.
Il presidente della commissione della Camera Usa: “La direttrice del Secret Service dovrebbe dimettersi”
La direttrice dei Secret Service Kimberly Cheatle dovrebbe dimettersi: lo afferma il presidente della commissione di sorveglianza della Camera James Comer nelle dichiarazione preparate per l’udienza di testimonianza di Cheatle al Congresso dopo la mancata prevenzione dell’attentato a Trump. “I servizi segreti hanno una missione a rischio zero, ma è fallita il 13 luglio e nei giorni precedenti il comizio di Trump“, afferma Comer. “La conclusione è che sotto la guida del direttore Cheatle, ci chiediamo se qualcuno sia al sicuro. Non lo sono ne’ il presidente Biden né la First Lady, né la Casa Bianca né i candidati presidenziali”.
Capo del Secret Service: “Abbiamo fallito sull’attentato a Trump”
“La missione solenne dei servizi segreti è proteggere i leader della nostra nazione. Il 13 luglio abbiamo fallito”: lo afferma la direttrice dei Secret Service Kimberly Cheatle nella dichiarazioni preparate per l’audizione odierna davanti alla commissione di vigilanza della Camera dopo l’attentato a Donald Trump. Lo riferisce la Cnn. “In qualità di direttore del Secret Service degli Stati Uniti, mi assumo la piena responsabilità per qualsiasi errore nella sicurezza”, prosegue.
Attentato a Trump, la direttrice del Secret Service: “Abbiamo fallito”
Gli scommettitori puntano sul dream team Kamala Harris e Shapiro
Il mercato delle scommesse politiche punta su Kamala Harris con al fianco il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro: sarebbe questo, secondo gli allibratori, il dream team democratico destinato ad emergere dopo il ritiro del presidente Joe Biden. La Harris – che ha ricevuto la benedizione del suo numero uno, ma non (a caldo) dell’ex presidente Barack Obama – è la superfavorita (1/9) degli scommettitori, seguita dal governatore della California Gavin Newsom (15/1), la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer e l’ex First Lady Michelle Obama. Il 51enne Shapiro, che gli scommettitori danno in testa 7 a 4 come potenziale numero due, è staccato invece di molte lunghezze per il ruolo di Commander in Chief (65/1), davanti alla ex candidata ed ex segretario di Stato Hillary Clinton (80/1), il governatore del Kentucky Andy Beshear e il ministro dei trasporti Pete Buttigieg (tutti e due 100/1)
Tra gli altri potenziali prescelti per il secondo posto nel ticket democratico ci sono anche il governatore della North Carolina Roy Cooper (3/1), seguito da Beshear (5/1) e, alla pari 8/1, dal senatore ed ex astronauta Mark Kelly dell’Arizona e da Buttigieg
Media: “’Biden ha esitato a lasciare per dubbi sulle chance di Kamala Harris”
Joe Biden ha esitato a lasciare la campagna elettorale in parte perché temeva che Kamala Harris non fosse in grado di battere Donald Trump. Lo riporta Axios citando alcune fonti vicine al presidente, secondo le quali i timori del presidente riflettono i dubbi dei democratici su Harris
Il senatore Manchin: “Non corro per la presidenza”
“Non corro per la presidenza. Non sarò candidato, non ne ho bisogno nella mia vita”. Lo ha detto il senatore Joe Manchin, secondo quanto riporta Cbs. Nelle ultime ore erano circolate indiscrezioni, in base alle quali Manchin stava valutando una sua possibile discesa in campo per sfidare Kamala Harris
Cnn: “Harris ha parlato con Obama e con i Clinton”
Kamala Harris ha parlato con gli ex presidenti Barack Obama e Bill Clinton, nonché con l’ex segretaria di Stato Hillary Clinton dopo l’annuncio del ritiro di Joe Biden. Lo riporta la Cnn che cita una fonte vicina alla vicepresidente. Harris ha trascorso oltre 10 ore al telefono domenica pomeriggio e sera per raccogliere il sostegno dei leader democratici dopo il ritiro del presidente dalla corsa per le presidenziali del 2024. Nella dichiarazione pubblica Obama non ha per ora espresso il suo appoggio a Harris, rimanendo neutrale come in occasione delle primarie del 2020. Al contrario, i Clinton hanno espresso il loro sostegno alla vicepresidente
Cremlino: “Da Harris una retorica ostile per la Russia”
“Ci sono state alcune dichiarazioni piene di retorica piuttosto ostile nei confronti del nostro Paese”. Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha commentato la possibile candidatura di Kamala Harris alla presidenza degli Stati Uniti e il suo impatto sulle relazioni con Mosca.
Cremlino: “Finora da Harris nessun contributo alle relazioni bilaterali”
“Al momento, non possiamo in alcun modo valutare la potenziale candidatura della signora Kamala Harris” alla carica di presidente degli Stati Uniti “dal punto di vista delle nostre relazioni bilaterali, perché finora non è stato notato alcun suo contributo alle nostre relazioni bilaterali”: lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dall’agenzia Interfax
Pechino: “Nessun commento sul ritiro di Biden, è un loro affare interno”
La Cina non commenta il ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca. In un briefing con i giornalisti a Pechino, la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, si è limitata a dire: “Le elezioni negli Stati Uniti sono un affare interno americano. Non faremo commenti su questo”
Germania: “Biden ha messo gli interessi del Paese davanti ai suoi”
“Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha messo gli interessi del suo Paese davanti ai suoi abbandonando la corsa” alla Casa Bianca. Così la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha commentato la decisione di Biden di non ricandidarsi alle elezioni presidenziali di novembre
Tajani: “Gli Usa saranno comunque un interlocutore privilegiato”
“Il ritiro mi sembrava nell’ aria da qualche giorno, anche con un altro attacco di Covid ha accelerato probabilmente i tempi. Abbiamo lavorato bene con amministrazione Biden, ora rispetteremo tutte le scelte che faranno gli americani. Le relazioni transatlantiche per noi rappresentano una priorità della politica estera e chiunque sarà presidente l’Italia rimarrà un interlocutore privilegiato”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando al Cae a Bruxelles. “Non tocca a noi interferire, seguiamo con grande attenzione e grande rispetto”, ha aggiunto
Hollywood apprezza Biden: “Mossa eroica e patriottica”
Hollywood apprezza il gesto di Joe Biden di interrompere la sua campagna per la rielezione e di appoggiare Kamala Harris per la presidenza americana. Molte star, tra cui Barbra Streisand, Robert De Niro, Spike Lee, Jamie Lee Curtis, Jon Favreau, Cynthia Nixon, e personaggi del mondo dello spettacolo come Shonda Rhimes e Damon Lindelof, hanno celebrato la decisione di Biden come una mossa eroica e altruistica per il Paese
Stasera prima apparizione da “solista” di Vance
Il senatore repubblicano dell’Ohio, JD Vance, candidato alla vicepresidenza, farà oggi la prima apparizione da solista nella campagna elettorale. Lo riferisce AP. Vance terrà una manifestazione nella sua città natale di Middletown nel pomeriggio, seguita da una seconda manifestazione in serata a Radford, in Virginia. Ci si aspettava che Vance avrebbe dovuto affrontare la vicepresidente Kamala Harris in un dibattito, ma con l’abbandono di Biden e l’instabilità del ticket democratico, il senatore sta seguendo l’esempio di Trump e si sta concentrando sull’attacco congiunto di Biden e Harris. “Il presidente Trump e io siamo pronti a salvare l’America, chiunque sia in cima alla lista democratica”, ha detto Vance ieri in un post su X
Il governatore della California Newsom appoggia Harris
“Dura. Senza paura. Tenace. Con la nostra democrazia in gioco e il nostro futuro in bilico, nessuno meglio della vicepresidente americana può perseguire la causa contro la visione oscura di Donald Trump e guidare il nostro Paese in una direzione più sana, Kamala Harris”. Con queste parole il governatore della California, Gavin Newsom, ha fatto in un post su X il suo endorsement per Kamala Harris a seguito del passo indietro di Joe Biden. Il governatore democratico era da tempo considerato fra i possibili aspiranti alla presidenza
Cnn: “Oltre 500 deputati dem pronti a sostenere Harris”
La vicepresidente americana, Kamala Harris, sta già raccogliendo sostegno all’interno dlele fila dei democratici. Lo riporta la Cnn secondo cui sarebbero oltre 500 i deputati pronti ad appoggiarla come candidata dopo l’uscita di scena del presidente Joe Biden. Più di 500 delegati democratici gli avrebbero già giurato fedeltà, in attesa della Convention nazionale del partito, che si svolgerà alla fine di agosto a Chicago, secondo la televisione americana. In totale saranno 4.700 i delegati chiamati a esprimere la loro scelta durante la convention
Francia: “L’Europa difenderà suoi interessi in ogni caso”
“Le cose non cambieranno. L’Europa difenderà i suoi interessi, indipendentemente da quale sarà l’amministrazione americana. Penso che sia negli interessi europei e per la stabilità del mondo”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Stèphane Sèjournè, al suo arrivo al Consiglio Esteri
Borrell: “Le relazioni tra Ue e Usa saranno diverse in base a chi vincerà”
“Gli americani devono decidere chi vogliono alla Casa Bianca, e sono sicuro che ci sarà una differenza piuttosto importante per le relazioni transatlantiche a seconda di chi ci sarà” dopo il voto, “ma spetta ai cittadini americani decidere, non voglio interferire”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri.
“Abbiamo lavorato molto bene con Biden, abbiamo avuto una relazione molto positiva. Se ha deciso di ritirarsi perché pensa che un altro candidato possa avere più forza per vincere le elezioni per i democratici, rispettiamo la decisione”, ha aggiunto in italiano
Cnn: “Harris ha trascorso più di 10 ore al telefono con oltre 100 leader di partito”
Prima che il presidente Joe Biden annunciasse il ritiro della sua candidatura alla rielezione, ieri mattina la vicepresidente Kamala Harris ha avuto diverse conversazioni telefoniche con il presidente in merito alla sua decisione. Lo scrive la Cnn, citando una fonte a conoscenza dei fatti, che ha aggiunto che la Harris, circondata dai familiari e dal personale nella sua residenza, ha trascorso più di 10 ore telefonando a oltre 100 leader di partito, membri del Congresso, governatori, dirigenti sindacali e leader di organizzazioni per i diritti civili e di difesa dei diritti. La vicepresidente ha anche chiamato il suo pastore, Amos Brown III, che, insieme alla moglie, ha pregato per lei, ha aggiunto la fonte. In ciascuna di queste chiamate, la Harris ha chiarito di essere estremamente grata per l’appoggio del presidente, ma che ha intenzione di impegnarsi duramente per guadagnarsi la nomination democratica a pieno titolo, come aveva affermato dopo l’annuncio del presidente Biden di farsi da parte
Oggi prima apparizione pubblica di Harris dopo l’endorsement di Biden
La vice presidente Usa, Kamala Harris, farà nelle prossime ore la sua prima apparizione in pubblico da quando Joe Biden ha annunciato il suo ritiro dalla corsa per la Casa Bianca e ha fatto un endorsement alla stessa Harris in vista delle elezioni presidenziali di novembre. Harris parlerà a un evento sul South Lawn della Casa Bianca con le squadre sportive di tutto il Paese che quest’anno hanno vinto i campionati NCAA (National Collegiate Athletic Association, organizzazione sportiva delle università). Le dichiarazioni di Harris sono in programma intorno alle 17.30 ora italiana. È previsto inoltre che questa settimana Harris incontri Benjamin Netanyahu durante la visita del premier israeliano a Washington e martedì la vice presidente ha in programma una visita a Milwaukee
Trump ha donato 6mila dollari alla campagna di Harris fra il 2011 e il 2013
Donald Trump ha donato due volte alla campagna di Kamala Harris quando correva per diventare procuratore dello Stato della California. Lo ricorda il New York Times, sottolineando che l’ex presidente ha donato a Harris 6.000 dollari fra il 2011 e il 2013.
Kamala Harris incassa il sostegno dell’alleato di Nancy Pelosi
Adams Schiff, il deputato democratico alleato di Nancy Pelosi, appoggia Kamala Harris. “Sono contento di sostenerla. Ha la leadership e la tenacia che serve per battere Donald Trump. La posta in gioco è alta e dobbiamo concentrare le nostre energie per eleggere Kamala Harris e battere Donald Trump”, ha detto Schiff.
Mercoledì riunione dei Democratici sulla scelta del candidato
Si riunirà mercoledì prossimo alle 14 ora locale il Comitato per le regole della Convention nazionale democratica per discutere come scegliere il nuovo candidato alla presidenza degli Stati Uniti dopo il ritiro dalla corsa annunciato dal presidente in carica Joe Biden. L’incontro – riferisce il Washington Post – sarà trasmesso in diretta sul canale YouTube del Comitato nazionale democratico. Il presidente Jaime Harrison ha assicurato che la procedura sarà “trasparente e ordinata”.
La campagna cambia nome, ora è ‘Harris for President’
Kamala Harris è ufficialmente alla guida di quella che, fino a poche ore fa, era ancora la campagna per la rielezione di Joe Biden. Secondo i documenti presentati alla Federal Election Commission, la campagna ha cambiato il nome da ‘Biden for President’ a ‘Harris for President’.
Trump: “I repubblicani dovrebbero essere rimborsati per frode”
Il partito repubblicano dovrebbe essere rimborsato delle spese sostenute finora nella campagna elettorale perché ora con il ritiro di Joe Biden “dobbiamo ricominciare da capo”. Lo afferma Donald Trump. “Non dovrebbe il partito repubblicano essere rimborsato per frode visto che tutti intorno a Joe, inclusi i medici e i fake media, sapevano che non era in grado di correre o essere presidente?”, mette in evidenza Trump.
Boom di donazioni per i democratici, raccolti 46,7 milioni
Boom di donazioni per i democratici: da quando Kamala Harris ha lanciato la sua campagna sono stati raccolti fra i piccoli donatori 46,7 milioni di dollari.
Kamala Harris: “Sono pronta”. Ma ci saranno le primarie lampo
Joe Biden viene sostituito perché non può vincere, perciò il criterio per scegliere il nuovo candidato è la possibilità di battere Trump nelle presidenziali del 5 novembre. Il consenso si sta indirizzando su Kamala Harris, perché la vice è la candidata naturale, lui l’ha appoggiata, il passaggio di consegne e finanziamenti sarebbe più facile, e aiuterebbe a ricostruire in fretta l’unità del Partito democratico. Ci sono alternative però, soprattutto fra i governatori del Midwest, anche se l’impressione è che dovranno accontentarsi del posto di vice, per poi raccogliere l’eredità e presentarsi nel 2028 o oltre. (Continua a leggere)
Trump: “Biden non può candidarsi? Non può governare”
“Chi governa il nostro Paese in questo momento? Non è Crooked (corrotto, ndr) Joe, non ha idea di dove sia. Se non può candidarsi, non può governare il nostro Paese”. Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, sul social Truth, continua ad attaccare il presidente in carica Joe Biden dopo il suo annuncio del ritiro dalla corsa per la riconferma. E insiste: “Biden non ha mai avuto il Covid. E’ una minaccia per la democrazia”. “Non è finita! Domani Crooked Joe Biden si sveglierà”, ironizza Trump, “e dimenticherà di aver abbandonato la gara oggi”.
Casa Bianca: “Nessun motivo di salute ha pesato sul ritiro di Biden”
Nessun motivo di salute ha giocato un ruolo nella decisione di Joe Biden di ritirarsi. Lo afferma un funzionario della Casa Bianca. Il presidente nelle ultime settimane aveva detto che solo un motivo di salute lo avrebbe spinto ad abbandonare.
Senatore Manchin valuta corsa alla presidenza come democratico
Il senatore indipendente della West Virginia Joe Manchin sta valutando di correre per la presidenza come democratico, sfidando Kamala Harris. Lo riporta Cnn citando alcune fonti.
Il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro appoggia Harris
Il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro appoggia Kamala Harris. Alla guida di uno degli stati chiave per la conquista della Casa Bianca, Shapiro è uno dei papabili vice di Harris. “Farò di tutto per aiutare Harris a vincere”, ha dichiarato.
Wp: Harris parlerà oggi dalla Casa Bianca
La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris farà oggi la sua prima apparizione pubblica dopo che il presidente in carica Joe Biden ha annunciato il ritiro per la corsa a un secondo mandato e il suo sostegno alla stessa Harris come candidata del Partito democratico. Secondo il Washinghton Post, Harris parlerà dal prato della Casa Bianca durante un evento dell’organizzazione sportiva Ncaa-National Collegiate Athletic Association, in programma per le squadre vincenti della stagione 2023-2024.
Medvedev: “Biden out, obiettivi militari saranno raggiunti”
“Biden è fuori. Gli auguriamo buona salute. Gli obiettivi dell’operazione speciale militare saranno raggiunti”. Così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, commenta sul proprio canale Telegram il ritiro di Joe Biden alla corsa per la Casa Bianca. Zelensky: “Saremo sempre grati alla leadership di Biden”. (Continua a leggere)
Decine di manifestanti alla Casa Bianca: “Grazie Joe”
“Grazie Joe”. Decine di manifestanti si sono radunati fuori dalla Casa Bianca per ringraziare Joe Biden per i suoi anni al servizio del Paese.
Trump alza il tiro: “Biden si dimetta anche da presidente, batterò la sua vice”. Ma teme la nuova sfida
Donald Trump pensava di aver già vinto le elezioni e voleva che Joe Biden restasse il candidato democratico. Rimane in vantaggio e ai suoi collaboratori ha confidato che «battere Kamala Harris sarà ancora più facile», però la mossa dei suoi avversari gli scombina i piani e lo mette in difficoltà. Primo, perché nonostante abbia già preparato da tempo le munizioni con cui bombardare la vice presidente, non avrà la certezza che lei sarà la sua avversaria, fino a quando la Convention democratica di Chicago non la incoronerà a metà agosto. (Continua a leggere)
Robert Kennedy Jr: “Sono l’unico candidato che può battere Trump”
Robert F. Kennedy Jr invita gli elettori a unirsi e appoggiare la sua candidatura da indipendente, ma si dice “aperto” ad ascoltare i leader del partito democratico qualora lo contattassero per sfidare Kamala Harris per la nomination. “Sono l’unico candidato che può battere Donald Trump”, ha detto Kennedy Jr.