Economia Finanza

Macron: «Non nominerò nuovo premier prima di fine Giochi»


Una coalizione più ampia possibile. Emmanuel Macron punta a un governo sostenuto da tutte le forze politiche che hanno contribuito, attraverso il gioco delle desistenze, al risultato elettorale. Non c'è spazio, quindi, per un ritorno dei singoli partiti e delle coalizioni ai loro programmi. Occorre andare oltre.

Il presidente francese, nella prima intervista – a France 2 e FranceInfo – dopo il voto di luglio ea tre giorni dall'inizio delle Olimpiadi, ha riconosciuto la sconfitta della maggioranza uscente e ha difeso lo scioglimento del parlamento: «L'assemblato non corrispondeva più alla società francese». Ora ritaglia per sé il ruolo di “garante” delle scelte dei francesi e della stabilità. Con una conseguenza immediata: la scelta del primo ministro, che non arriverà prima di metà agosto, dopo la fine dei giochi olimpici, non potrà accontentare le richieste del Nouveau Front Populaire, che ieri ha indicato come propria candidata Lucie Castets, 37 anni, responsabile da ottobre 2023 delle Finanze della Mairie, l'amministrazione comunale, di Parigi. «La questione è un'altra», ha detto: non i nomi, non i gruppi. «La questione non riguarda un nome dato da una formazione politica». «Sarebbe falso dire – ha aggiunto – che il Nouveau Front Populaire ha una maggioranza».

I francesi, secondo Macron, hanno aderito a un gioco di desistenze: gli elettori di destra e di centro hanno votato la sinistra e viceversa. Questo è il dato politico da rispettare: «Nessuno può applicare il proprio programma», ha detto: «Nessuno può farlo, non il Nuovo Fronte Popolarenon la maggioranza uscente, non la Diritto Repubblicano». L'indicazione degli elettori è quella di assumersi responsabilità e di «saper fare compromessi». Abbiamo detto loro, ha spiegato il presidente, “siamo capaci di intenderci”. Macron ha escluso le sue dimissioni ma anche, «se le forze politiche sceglieranno la stabilità», un nuovo scioglimento dell'Assemblée tra un anno.

Difficile allora che i tentativi di tornare indietro, di abrogare la riforma delle pensioni – un disegno di legge è stato presentato dalla France Insoumise e potrebbe essere votato da Rn – possa far parte del programma del nuovo governo: «Non è il momento di distruggere, è il momento di costruire, di andare avanti». La Francia, inoltre, «deve essere unita».

In questo senso a Macron non è piaciuta la scelta dell'Assemblée nationale di escludere il Rassemblement national da tutte le cariche parlamentari. «Non è una buona cosa», ha detto. Undici milioni di francesi hanno votato per i lepenisti e «bisogna capirli e rispettarli», anche se il presidente ha confermato di essere su posizioni opposte.



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