La giurista Frezza: “Docenti declassati e genitori disinformati, ecco chi ha distrutto la scuola italiana” – Orizzonte Scuola Notizie
In un'analisi pubblicata su Sinistrainrete.info, la giurista Elisabetta Frezza, nota per le sue posizioni critiche nei confronti della scuola italiana, torna a scagliarsi contro quello che definisce un sistema allo sbaraglio, vittima di una deriva pedagogica che lo ha snaturato completamente.
Innovazione senza contenuti: la scuola ha perso la sua identità?
Secondo Frezza, la scuola italiana è intrappolata in un vortice di riforme e innovazioni fini a se stesse, che hanno finito per svuotarla di contenuti e significato.
“Fare scuola a scuola è diventata un'esperienza piuttosto eccezionale”, afferma il giurista, denunciando la superficialità e la frammentarietà di un sistema che ha perso di vista il suo obiettivo primario: conoscenze conoscenze solide e formare individui capacità di pensiero critico.
Puerocentrismo e tecnolatria: la ricetta per una scuola fallimentare?
Al centro della critica di Frezza c'è l'approccio pedagogico dominante, accusato di essere eccessivamente puerocentrico e di promuovere una visione ludica e semplicistica dell'apprendimento. L'enfasi sulle competenze a discapito delle conoscenze, la fiducia cieca nella tecnologia e l'ossessione per il benessere degli studenti avrebbero creato un ambiente scolastico in cui la superficialità regna sovrana.
Docenti declassati e genitori disinformati: la complicità nel fallimento
Frezza non risparmia critiche nemmeno a docenti e genitori, accusati di essere complici di un sistema fallimentare. I primi, trasformati in “assistenti” e “facilitatori”, avrebbero dovuto perdere autorevolezza e capacità critica, mentre i secondi, accecati da una scuola “a misura di cliente”, si accontenterebbero di risultati mediocri e di una valutazione falsata.
Un grido d'allarme che fa riflettere
L'analisi di Elisabetta Frezza, pur nella sua radicalità, rappresenta un grido d'allarme che merita di essere ascoltato. La scuola italiana si trova di fronte a sfide complesse e la tentazione di inseguire modalità passeggiere è forte. Recuperare il valore della conoscenza, della profondità e del rigore, senza demonizzare l'innovazione, ma integrandola in modo critico e consapevole, è la sfida che il sistema scolastico italiano è chiamato ad affrontare.
