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In pedana con il tumore. Si sente male durante l’assalto, ma si rialza e finisce di gareggiare


Per lei è un'Olimpiade diversa. La campionessa della spada nata in Italia, che vive a Parigi, gareggia con il Brasile, la ragazza che parla quattro lingue e ha vinto tanto, è uscita dall'ospedale, dove le davano dosi massicce di morfina per farle sopportare il dolore, ed è andata a gareggiare. Dalla corsia alla pedana.

Il tumore

Nathalie Moellhausen era ricoperta da 5 giorni, il tumore alla zona del coccige scoperto cinque mesi fa non le dava tregua, i medici hanno dovuto aiutarla con farmaci e tenendola sedata il più possibile. Non ha rinunciato alle Olimpiadi. È uscita dall'ospedale, dimessa per partecipare ai Giochi, ed è andata a gareggiare.

Il malore durante la gara

Si sente male durante il terzo assalto dell'incontro contro Ruien Xiao. Si getta a terra. Le gira la testa, le tremano le gambe, ha bisogno che le portino una sedia. Ha il respiro affannato. Suda. Resta seduta tre minuti. Poi si rialza e torna in pedana. Ha perso 15-11. Subito dopo torna in ospedale, è di nuova ricoperta. Lunedì sarà operata, le toglieranno il tumore

Il Brasile e il film sulla sua vita

Nathalie Moellhausen è brasiliana grazie alla mamma che ha la doppia cittadinanza, la stilista Valeria Ferlini. È stata campionessa con entrambe le nazioni: ha vinto con la squadra azzurra d è stata campionessa del mondo per il Brasile. Le hanno dedicato un film documentario Toccato per raccontare la sua vita intensa tra nonni ex consoli e illustratrici, giramondo, una travolgente vita mondana, amante dell'arte e determinata nello sport. Come ha dimostrando uscendo da un ospedale per andare a gareggiare sapendo che dopo due giorni doveva subire un'operazione. Non ferisce né il dolore né la spada.





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