Istruzione

La famiglia influenza il successo scolastico dei figli: 84,3% dei laureati-occupati tra i 25 e i 64 anni nel 2023 – Orizzonte Scuola Notizie


Quando i genitori possiedono un basso livello di istruzione, il 24% dei figli abbandona presto gli studi. Al contrario, questa percentuale scende drasticamente al 2% se uno dei genitori è laureato. Questo dato emerge dal Rapporto ISTAT sui “livelli di istruzione e ritorni occupazionali” del 2023.

Secondo il rapporto ISTAT – come scrive Francesco Provinciali, già dirigente ispettivo Miur e Ministero della Pubblica istruzione, su Startmag – il livello di istruzione dei genitori è determinante per il percorso scolastico dei figli. Nelle famiglie culturalmente svantaggiate, solo il 10% dei figli completa gli studi universitari, mentre con un genitore laureato questa percentuale vendita al 70%.

La famiglia non è solo un ambiente affettivo, ma anche un contesto culturale che influenza il successo scolastico dei figli. Il possesso di un titolo di studio elevato da parte dei genitori rappresenta un vantaggio significativo per il percorso educativo dei figli.

Nel 2023, il tasso di occupazione dei laureati tra i 25 ei 64 anni è stato dell'84,3%, 11 punti percentuali superiore rispetto ai diplomatici. Tra gli under 35, il differenziale aumenta a 15,7 punti. Il “fattore istruzione” si rivela fondamentale in una società orientata all'innovazione e al progresso economico.

Le disuguaglianze nelle opportunità di partenza dovrebbero essere compensate dalla scuola per garantire l'uguaglianza nelle opportunità di arrivo. Tuttavia, il vantaggio occupazionale per chi possiede una laurea rispetto a chi ha un diploma rimane evidente. Nel 2023, il tasso di disoccupazione dei laureati è stato del 3,6%, rispetto al 6,2% dei diplomatici e al 10,7% di chi ha un basso titolo di studio.

Il fenomeno della “fuga dei cervelli” continua ad essere rilevante, con molti giovani laureati che cercano opportunità lavorative all'estero. Allo stesso tempo, l'Italia attrae laureati e specialisti da economie emergenti, che trovano qui opportunità che mancano nei loro paesi d'origine.

In Italia, il numero di laureati è inferiore alla media europea. Le donne, pur essendo più istruite degli uomini, affrontano un significativo gap occupazionale, soprattutto nelle lauree STEM. L'abbandono scolastico è più frequente in contesti familiari poco acculturati, ma si registra una graduale presentata dai giovani NEET, un dato che fa sperare in un miglioramento dei livelli formativi e occupazionali.



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