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Alessandro Paoli dalla life zone al bersaglio olimpico e quel tifoso speciale


La prima freccia ha fatto centro nel suo cuore quando aveva 17 anni. Alessandro Paoli prova a scoccarla per caso nel 2016 durante un evento promozionale e trova in quel gesto qualcosa a cui non vuole rinunciare. Ben presto si si affaccia all'agonismo e alla ricerca del gesto più performante possibile. A Parigi spera di trovare la sua zona di vita. “Poche volte ci si riesce. La zona di vita è legata alla sensazione che, qualsiasi cosa tu faccia, le frecce entreranno nel giallo con semplicità. E ti viene automatico leggere il movimento delle bandierine, adattarti a vento, pioggia, sole e nuvole e contromirare”. Il tiro con l'arco è da molti anni la sua scelta di vita. “Ci è voluto coraggio e in questo è stata fondamentale l'approvazione dei miei genitori. Desidero imbracciare l'arco per tutta la vita e un giorno, magari, dare il mio contributo al movimento anche come allenatore”.



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