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L’Italia ha il primato di siti Unesco, sono ben 60, l’ultimo riconoscimento, la Via Appia – RTL 102.5



Nei giorni in cui si disputano le Olimpiadi di Parigi e gli atleti cercando di vincere e conquistare anche dei record, l'Italia ne vanta uno invidiato in tutto il mondo: sono ben 60 i sito – patrimonio culturale – riconosciuto dall'Unesco nel nostro Paese. Un bel primato.

La Via Appia

La Via Appia è solo l'ultimo dei sito riconosciuto dall'agenzia specializzata dell'Organizzazione delle Nazioni Unite a tutela del patrimonio culturale esistente. A deliberarne l'iscrizione era stato il Comitato del Patrimonio Mondiale, che si è riunito a Nuova Delhi nella 46esima sessione. Sono infatti 60 i siti iscritti che permettono al Belpaese di essere al primo posto sia per il numero totale di iscrizioni che per patrimoni di tipo culturale (oggi sono 54 con la Via Appia). Sei sono, invece, quelli di tipo naturale.

La Val Camonica e le altre

60 io siti Unesco in Italia, il primo è stato, nel 1979 l'unicità delle decine di migliaia di figure nelle incisioni rupestri in Val Camonica, in provincia di Brescia. Quindi toccò alla chiesa e al convento di Santa Maria delle Grazie di Milano, dove si può ammirare l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci. Poi le Grotte Carsiche dell'Appennino settentrionale, in Emilia-Romagna, che sono nella lista Unesco dallo scorso anno.

I centri storici

La lista italiana dell'Unesco comprende anche diversi centri storici, su tutti quelli di Roma, Firenze, Napoli. Ci sono anche Siena, Urbino, San Gimignano e Pienza.

Tra archeologia e natura

La lista dei sito patrimonio dell'Unesco comprende anche le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata. Ferrara e il suo delta del Po, ma anche le città tardo barocche del Val di Noto, in Sicilia. E poi Castel del Monte nelle Murge settentrionali, in Puglia, che era raffigurato sul retro delle monetine da 1 centesimo.

Le Ferrovie

Tra i siti Unesco italiani ci sono anche le linee ferroviarie: quella dell'Albula e del Bernina tra Thinis (Svizzera) e Tirano (Lombardia.

La lista nera

Esiste anche una lista nera dell'Unesco e riguarda quei siti che per motivi diversi rischiano di non essere più riconosciuti come patrimonio Venezia ha rischiato di rientrare in questa lista nera più volte, ma si è sempre salvata. La causa? L'annosa questione delle grandi navi e quella dell'innalzamento del livello del mare.

Nuove candidature

Se l'Italia ha il record di 60 siti Unesco riconosciuto, ce ne sono altri 32 che sono candidati ad entrare nella lista: dalla Cittadella di Alessandria a quella transnazionale per le cartiere d'Europa. Attendono l'ingresso anche Orvieto e l'isola dell'Asinara.



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