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Nadal, addio malinconico a Parigi: travolto da Djokovic nel confronto numero 60


Rafa non riesce a tenere il ritmo del rivale che ha affrontato più volte in carriera. Finisce 6-1 6-4. Gli resta solo il doppio con Alcaraz

Un po' come in quelle foto di classe, 20 anni dopo. Tutti invecchiati, con i ricordi di quanto ci si era divertiti, quanti compiti in classe copiati, gli scherzi ai prof. Novak Djokovic e Rafa Nadal, nella sfida numero 60 della loro storica rivalità, sembrano un po' così. Invecchiati ma non vecchi, acciaccati, fasciati incerottati. L'ultima volta ai Giochi, o meglio l'unica volta ai Giochi, era stata nel 2008 quando Rafa a Pechino portò a casa la medaglia d'oro. Ma qui, sulla terra rossa del Roland Garros, il padrone è sempre stato lo spagnolo con i suoi 14 titoli nello Slam. In terra “straniera” Nole è stato accolto con un applauso, Rafa con l'ovazione che si deve a chi ha fatto la storia sullo Chatrier. Djokovic e la sua ginocchiera per l'operazione subita poco più di un mese fa a Parigi, Nadal con la coscia fasciata per l'ennesimo fastidio muscolare. Corpi affaticati da mille battaglie, ma quello del mancino è più delicato, stanco. E la testa non basta per compensare. Ne consegue una partita che non è una partita, non è nemmeno la più sbiadita fotocopia di quello che è stato.

L'ULTIMA VOLTA

La numero 60 rimarrà forse per sempre l'ultima partita ufficiale tra di loro, sicuramente quella con il punteggio più pesante subito dall'imperatore della terra rossa. Nel primo set Rafa perde subito il servizio e rischiando un 6-0 troppo umiliante anche per Djokovic, carnefice sì ma non fino a questo punto. Rafa è lento, è stanco, arriva tardi su tutte le palle e cede 6-1. Non cambia la musica nel secondo: ancora break e il serbo che sale 4-0. Nadal riesce a recuperare un break per 4-2 e tiene il servizio per il 4-3. Si riapre la battaglia, Nole è meno deciso, perde ancora il servizio e il campione guerriero di Manacor surfa sull'onda dello Chatrier che lo spinge: 4-4. Ma non basta, il serbo riprende le redini del proprio gioco, fa la differenza col rovescio e si prende di nuovo il break di vantaggio servendo per il match. Chiude 6-4. Per Rafa è quasi un addio, ma c'è ancora il doppio con Alcaraz, il passaggio del testimone.



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